36’ pt (rig.) e 18’ st Morata, 38’ st Dybala Tagliavento di Terni 4,5. Guardalinee: Manganelli e Meli. Quarto uomo: Celi. 25’ st Murillo (I) per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso. 18’ pt Bonucci (J), 45’ pt Miranda (J), 44’ st NOTE: Kondogbi
ARBITRO: ESPULSO:
AMMONITI: Spazzata via anche l’Inter. Gioco, gol, partita e, con ogni probabilità, qualificazione. La Juve prosegue la sua marcia da padrona assoluta in Italia da tre mesi, conquistando la 14ª vittoria consecutiva fra campionato e Coppa. E, come se non bastasse, ieri ha ritrovato un altro dei suoi bomber, Alvaro Morata, doppietta e partitona accanto a un altro giocatore che in questa squadra fa la riserva ma che altrove (nell’Inter, per esempio) sarebbe titolare fisso, Cuadrado. Poi, per rifinire la nuova grande serata di calcio bianconero è arrivato anche il gol di Paulo Dybala. Era il 3-0. Al ritorno a San Siro, per ribaltare il risultato servirà un miracolo all’Inter. Se poi è quella di ieri sera, di miracoli ne serviranno una dozzina. Ieri l’Inter non è mai stata squadra.
Dopo l’iniziale SEMPRE JUVE. occasione di Asamoah (era il secondo minuto), la Juve ha preso a condur re la par tita con lo stesso ritmo di domenica sera contro la Roma. Non arrembante e poco aggressiva, così da consentire all’Inter di esercitare un po’ di pressione per un quarto d’ora, durante il quale Medel è arrivato al tiro (fuori). Mancini aveva pensato a Felipe Melo davanti alla difesa, per contrastare il gioco aereo di Mandzukic sui rilanci che arrivavano da Bonucci, Chiellini e Neto. Idea giusta per la fase difensiva, sballata per quella offensiva perché dai piedi del brasiliano può partire sì e no qualche appoggio, mai un