Corriere dello Sport (Lombardia)
A Defrel manca un gol, così a Maran basta Paloschi
Segna il francese a cui poi viene annullata una rete regolare. A Di Francesco, imbattuto, resta un punto e la rabbia
C'è tutto il piacere di trovarsi davanti due rivelazioni di quest'avvio di campionato, così Sassuolo imbattuto da cinque mesi e Chievo mai partito tanto forte in Serie A continuano per la propria bella strada con un pareggio che conferma per ciascuna le qualità e il record di punti dopo 6 giornate. Poi, i rimpianti nell'occasione ci sono in ordine sparso: i neroverdi recriminano per un gol annullato al 35' a Defrel, dopo l'uno-due con Duncan, perché il guardalinee Lo Cicero prende un abbaglio segnalando il fuorigioco del francese, mentre i clivensi hanno avuto qualche opportunità importante con la mobilità incessante di Paloschi e Meggiorini. Per le scintille decisive è bastato mezzo tempo. Defrel scatenato già al pronti- via quando s'è inserito in area dalla sinistra raccogliendo col mancino tagliente la corta respinta un po' sporca di Bizzarri sul tiro di Floro Flores dal limite. Reazione dei veneti immediata e Paloschi si rivela l'uomo giusto al posto giusto sulla palla di Pepe dalla sinistra perché tocca con spalla-schiena giovandosi anche della deviazione di Cannavaro col tacco (spinge in rete Cacciatore sul secondo palo ma la palla è già entrata: Fabbri ha dapprima annullato e quindi convalidato).
OTTIMA TENUTA. Niente viene per caso. Si vede che si affrontano due squadre bene organizzate, diverse per filosofia e struttura ma solide e pronte a sfruttare le armi giuste. Di Francesco, che ne cambia 6 rispetto all'impegno infrasettimanale di Palermo con Terranova riproposto titolare dopo 8 mesi, spera in Berardi che però fatica a farsi strada. Maran, mai vincente contro i neroverdi, si dispera quando poco dopo lo svantaggio vede la respinta d'istinto di Consigli sul sinistro di Meggiorini (7'), il tiro alto di Hetemaj dal limite (12') e a ruota altri tre tentativi da brividi degli stessi due giocatori prima della carambola a bersaglio di Paloschi. Si fanno male Dainelli (problemi al ginocchio destro) e Cannavaro (fastidio muscolare), con le varianti in difesa che non cambiano la sostanza. Berardi è tenuto sotto controllo e non brilla, tanto che punge giusto un paio di volte con un colpo di testa alto (37') e in avvio di ripresa una mezza girata bella a vedersi neutralizzata da Berardi. Al Sassuolo aspettano tutti il talento calabrese visto che hanno segnato 5 attaccanti su 7 e in passato è stato sempre il giovanotto a fare la differenza là davanti. COLPO IN CANNA. Un altro episodio, dopo l'1-1, potrebbe scapparci da un momento all'altro pur se i ritmi non sono alti. Sul fronte emiliano non aggiustano bene la mira Peluso di testa (alto al 33') e Duncan di sinistro in corsa con palla a lato (41'), quindi al rientro dalla pausa il tiro fuori di Floro Flores e arrivando agli ultimi minuti la botta al volo di Sansone troppo centrale così come la girata di Politano. Dalla parte veneta ci sono i tentativi di Castro prima del riposo (prende il palo esterno ma sulla traiettoria c'è Paloschi in fuorigioco) e di Paloschi che al 23' della ripresa è piazzato sul primo palo mandando fuori la palla. Se la vede brutta Magnanelli passato il quarto d'ora del secondo tempo: il capitano, già ammonito, devia con una mano a centrocampo finendo graziato dall'arbitro.
L’incontenibile Defrel, 24 anni.