Corriere dello Sport (Lombardia)
Faccia a faccia società-squadra
Summit a Vinovo: la dirigenza ha fiducia e crede nella reazione
- Unità di crisi a Vinovo. Il giorno dopo il crollo di Napoli al centro sportivo bianconero è arrivato lo stato maggiore della Juventus. Tutta la dirigenza ha seguito da vicino la domenica di lavoro della squadra, a partire dal presidente Andrea Agnelli, accompagnato dall'amministratore delegato Beppe Marotta, dal consigliere Pavel Nedved e dal direttore sportivo Fabio Paratici. Massima vicinanza al tecnico, giocatori e staff in uno dei momenti peggiori della storia recente, e non solo,
Andrea Agnelli del club. Bisogna risalire alla stagione 1969-70 per trovare la Juve a 5 punti in classifica dopo 6 turni; una situazione simile si trova negli annali alla stagione 1955-56 e, ancora più indietro, nel 1942-43. Altre epoche, altro calcio. Era dal '70-71 che la Juve non aveva, a quest'epoca del torneo, più gol subiti (7) che fatti (6).
SUMMIT. Imperativo è dunque sterzare. Così, prima del lavoro sul campo, c'è stato un confronto tra dirigenza, giocatori e allenatore per inquadra- re il momento e trovare i rimedi in modo da ripartire. Il risultato del summit è che al momento la fiducia a Massimiliano Allegri è confermata, piena. C'è una partita da vincere assolutamente mercoledì con il Siviglia e l'occasione è ghiotta per ripartire. Niente ultimatum, dunque. Ma bisogna immediatamente invertire la tendenza. I bonus infatti sono finiti. Non ci sono più jolly da giocare. A meno che non si voglia compromettere, oltre alla corsa scudetto, anche la marcia nel girone di Champions League, iniziata nel migliore dei modi con la vittoria di Manchester e la corsa alla qualificazione alla prossima edizione. Arrivare nelle prime tre posizioni della classifica è vitale. Per ora, dunque, non sono all'orizzonte scenari di ribaltone. Allegri intanto si è fatto vivo via Twitter: «Le difficoltà vanno affrontate assieme, partendo dagli aspetti positivi. C'è bisogno che tutti i tifosi abbiano fiducia in questa Juve».