Corriere dello Sport (Lombardia)

Irrompe Galliani Tutti sotto accusa

L’ad a tecnico e squadra: «Basta errori, si cambia passo»

- Di Furio Fedele MILANO

Aria di bufera a Milanello. Dopo appena 6 giornate di campionato l’amministra­tore delegato, Adriano Galliani, è stato costretto a presentars­i (ieri alle ore 13,45) nel quartier generale rossonero per affrontare a muso duro Sinisa Mihajlovic e i suoi giocatori. Imprevisto ma non certo imprevedib­ile, il «blitz» del vice-presidente vicario di Casa Milan ha costretto Mihajlovic a posti- cipare il primo allenament­o dela settimana di un’ora (dalle ore 14,30 alle ore 15,30). I toni non sono stati certo amichevoli e conci- lianti. L’adunata è stata ospitata nella sala-conferenze. Prima Mihajlovic e poi Galliani hanno affrontato i giocatori. Senza mezzi termini, con estrema severità. Tutto questo dopo poche partite ma anche dopo tre sconfitte, nove gol subiti e nessun tentativo di rimonta quando il Milan si è trovato in svantaggio contro Fiorentina, Inter e Genoa. Da Milanello si fa sapere che c’è unità d’intenti fra la società e l‘allenatore, ma Galliani ha sottolinea­to alcuni inquietant­i limiti e difetti di questo Milan.

COSÌ NON VA. Il secondo tempo contro l’Udinese e il primo contro il Genoa sono stati evidenziat­i dall’ad rossonero come esempi assai negativi. Una cattiva gestione della partita e delle risorse in campo che non è ammissibil­e considerat­o il fatto che non si può concedere un tempo intero agli avversari. Ma, del resto, dopo i primi 45' da manuale (3-0) contro l’Udinese Mihajlovic ha cambiato (4'st) Calabria (ammonito ma protagonis­ta di un’ottima prova) con Alex centrale in difesa e spostando Zapata esterno destro. Non è un caso che l’Udinese abbia innescato nel breve volgere di pochi minuti (6' e 13' st) un clamoroso e sfortunato tentativo di rimonta sventato solo da una super-parata di Diego Lopez nel finale. Contro il Genoa il Milan ha giocato meglio con l’uomo in meno, sfiorando il pareggio con Kucka nel finale. Quindi oltre alle scelte tecniche bisogna valutare meglio anche l’approccio alla partita

Questo andazzo non piace affatto al presidente Silvio Berlusconi né tanto meno allo stesso Galliani che la scorsa estate si I MILIONI INVESTITI Sono i soldi che il Milan ha speso nel mercato estivo: da Luiz Adriano a Bacca... PUNTI IN MENO DI PIPPO Con 9 punti conquistat­i su 18 il Milan ha peggiorato il rendimento di un anno fa: con Inzaghi i punti erano 11 è nuovamente esposto in prima persona in una campagna-acquisti milionaria. Infatti i novanta milioni di euro investiti per rifare in pratica la squadra devono essere valorizzat­i in campo con risultati positivi, confortant­i e utili alla causa rossonera. Il terzo fallimento consecutiv­o della zona-Champions League non verrà più tollerato perché ogni esclusione costa al club almeno 30 milioni di euro a stagione nonché una brutta, pessima figura a livello internazio­nale. Tutti sono LE RIMONTE MANCATE Nei tre ko (Fiorentina, Inter e Genoa) il Milan è andato sotto, senza mai recuperare CARTELLINI ROSSI Romagnoli e Rodrigo Ely espulsi. Ma la squadra ha raccolto anche tredici ammonizion­i. Un po’ troppe stati chiamati a dare di più in campo considerat­o il fatto che gran parte dei rossoneri in organico sono protagonis­ti anche nelle loro squadre nazionali.

SI CAMBIA. Contro il Napoli (domenica sera a San Siro) è vietatissi­mo sbagliare. Fin dalla formazione iniziale, considerat­o il fatto che, ad esempio, l’affannosa ricerca di un trequartis­ta da parte di Mihajlovic non ha dato risultati apprezzabi­li. Fino a questo momento, dopo sei giornate, né Honda, né Suso né lo stesso Bonaventur­a sembrano in grado di fornire sufficient­e garanzie nel 4-3-12 che il tecnico serbo continua a proporre dall’inizio del campionato. A questo punto si potrebbe vedere già da domenca un più prudente 4-42 con Bacca e Luiz Adriano di nuovo insieme in attacco. Balotelli non ha trovato il giusto feeling né con il colombiano (Udinese) né con il brasiliano (Genoa). In tutte e due le partite, Mihajlovic ha chiesto a Balotelli di giocare di più dentro l’area e non limitarsi a servire i compagni, ma l’attaccante è sembrato cercare spazi diversi per non pestarsi i piedi con il compagno di reparto.

Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic a inizio stagione, i volti erano sereni

Il tecnico potrebbe abbandonar­e l’idea del trequartis­ta e affidarsi a un più prudente 4-4-2

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