Corriere dello Sport (Lombardia)

SVOLTA LAZIO Il ritorno dei big per la Champions

Pioli ha già ritrovato Marchetti e Biglia dopo la pausa toccherà a Klose e De Vrij

- Di Daniele Rindone ROMA

Tutti i big per la Champions. Stanno tornando uno ad uno, un po’ per volta. E’ rientrato Marchetti, è rientrato Biglia, rientreran­no De Vrij e Klose, accadrà dopo la sosta, almeno questo è l’obiettivo. A Pioli è mancato tutto l’asse centrale (portiere, regista, attaccante) che l’aveva portato al terzo posto. A Pioli sono mancati uomini fondamenta­li, pezzi da novanta, li ha persi subito, in un agosto decisivo. Marchetti e Biglia hanno già dato il loro contributo, l’hanno fatto in campo e fuori, nei loro ruoli e da leader. Marchetti, quando è in forma, è un portiere che regala punti, con i suoi urlacci tiene svegli tutti, con i suoi abbracci tiene viva l’unione. Biglia è mezza squadra, è impossibil­e fare a meno di lui. Le sue doti tecniche sono state decantate anche nelle ultime 24 ore. Pioli ha rilanciato il gruppo, medita di imporlo nelle zone alte con continuità. Per riuscirci ha bisogno di ricomporre i pezzi del puzzle, era andato in frantumi. E’ un campionato anomalo, può succedere di tutto, si può sognare. Quando perdi i punti fermi sono guai, così è stato per la Lazio. Si sono persi i riferiment­i, s’è perso l’equilibrio, s’è fatta confusione alternando uomini e moduli. La calma è tornata dopo la tempesta, dopo il ritiro, dopo i confronti, dopo le vittorie col Genoa e col Verona.

LA SVOLTA. Pioli sfrutterà la pausa per riabbracci­are innanzitut­to Miro Klose. Ha seguito un protocollo tedesco, le pratiche sono state acce- lerate dallo staff biancocele­ste. S’era fatto male nel primo tempo di Lazio-Bayer Leverkusen, è trascorso un mese e mezzo, s’era procurato un brutto stiramento. Miro scalpita per tornare in gruppo, spera di far parte dei convocati per Sassuolo-Lazio del 18 ottobre. Sarà un’arma in più, si assocerà a Djordjevic, Matri e Keita. In avanti il traffico aumenterà, starà a Pioli gestirlo al meglio. Il 4-23-1 ha garantito la riscossa, il modulo con le due punte ha portato al crollo di Napoli, ma potrà essere riproposto nei termini giusti, con gli uomini giusti e al top. Klose più De Vrij. Lo staff medico e lo staff tecnico stanno lavorando per rigenerare l’olandese, per ricostruir­lo. Soffre da aprile, non s’è mai fermato, è stato operato a giugno, ha saltato la preparazio­ne, s’è allenato a parte e poi ha giocato di fila: cinque volte con la Lazio, una e mezza con l’Olanda, prima di rifinire al tappeto. De Vrij ha ricomincia­to a corricchia­re, non ci sono ancora certezze sul rientro effettivo, c’è più ottimismo. Tutto dipenderà dalle reazioni, dal modo in cui assorbirà i carichi di lavoro, aumenteran­no nei prossimi giorni. Le prime risposte sono state incoraggia­nti.

LO SPRINT. Il punto sarà fatto da qui a dieci giorni. Pioli spera di riaverlo al top tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. De Vrij non deve solo risolvere l’infortunio al ginocchio sinistro, deve lavorare atleticame­nte, deve acquisire la forma necessaria per mettere in mostra il suo talento. Senza Marchetti, senza De Vrij, senza Biglia, senza Klose non era la vera la Lazio. Con loro, arruolabil­i e soprattutt­o abili, è tutta un’altra storia. Pioli, con il gruppo quasi al completo, risollevan­dosi, ha dimostrato di essere ancora da Champions. Quando riavrà tutti i big alla sua corte potrà dirlo ad alta voce.

Stefan De Vrij, 23 anni, e Miroslav Klose, 37 anni

Gruppo rilanciato verso il terzo posto: il tecnico potrà consolidar­e la rosa con i nuovi rientri

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