Corriere dello Sport (Lombardia)

SERVE L’ITALIA DEI MONDIALI

Ottavi: oggi sfida decisiva con la Croazia Del Core: «Giochiamo con grinta e cuore»

- Di Leandro De Sanctis

Inutile negarlo, la lezione impartita dall’Olanda alle azzurre è stata una sgradita e inattesa doccia ghiacciata per tutti. L’Olanda ha giocato una partita con i fiocchi, ma resta il dubbio che l’Italia ci abbia messo del suo, interpreta­ndo il ruolo di pessima comparsa dall’esile carattere. Sarà che non si era più abituati a vedere una Nazionale così svagata e indecisa, incapace di capitalizz­are i momenti felici (perchè ce ne sono stati anche lunedì sera contro le arancioni di Guidetti), di ripartire rovesciand­o sulle avversarie una pressione che invece non hanno mai avvertito.

Si parla ancora di una sconfitta che da un lato andrebbe dimenticat­a, perchè l’Europeo delle ragazze di Bonitta comincia oggi, con la speranza che non sia breve, ma dall’altro tenuta bene a mente per mettere a frutto la lezione e non ripetere gli stessi errori, il medesimo atteggiame­nto, certe insopporta­bili incertezze.

Chi ricorda la cavalcata del Mondiale casalingo dell’anno scorso, si chiede dove sia finito lo spirito indomito e battaglier­o che animava l’Italdonne. Forse la memoria tradisce, ma certi palloni come quello caduto nel campo azzurro, ad esempio nel finale di partita (della categoria « Lo prendi tu? E’ zona tua! Spero lo prenda lei...») l’Italia mondiale non se li faceva infilzare. Quando man- ca tutto, quando anche le atlete d’esperienza e di talento tecnico non riescono ad esprimersi, può significar­e che si è spezzato qualcosa, che il collante che tiene unita e fa grande una squadra, si è sciolto incrinando volontà e certezze. Una cosa è certa, l’identità smarrita va ritrovata in fretta, perchè la Croazia sembra squadra fatta apposta per far diventare voragine una buca, se l’Italia avrà la sventura di inciampare, di alimentare le sue fragilità.

Per questo il capitano, Antonella Del Core, ha parlato chiaro, dando la carica, o la sveglia, alla squadra: «Dopo la partita con l’Olanda il risveglio non è stato dei migliori, mandar giù una sconfitta così non è facile. Adesso, però, non abbiamo scelta e bisogna ripartire da quello che di positivo c’è stato nelle altre partite. Sappiamo che la Croazia è un avversaria di buon livello e dovremo affrontarl­a con la massima concentraz­ione fin dall’inizio. Sarà importante parlare tra di noi per caricarci a vicenda e trovare la giusta forza. E’ una di quelle gare in cui non puoi fare calcoli, ma devi dare tutto. E quando dico tutto, intendo prima di ogni cosa il cuore e la grinta. Si può anche faticare dal punto di vista tecnico e tattico, ma non si deve mai mollare. Questo è il nostro marchio di fabbrica e deve venir fuori ancora una volta, perché siamo un gruppo che ha tutte le qualità per fare bene. Magari la sconfitta contro l’Olanda ci porterà fortuna come capitato agli Stati Uniti durante il Mondiale. Persero 3-0 con noi e poi vinsero il titolo, speriamo di compiere la stessa impresa».

Anche il ct Marco Bonitta spera e vuole voltare pagina: «Ora dobbiamo tirare fuori gli attributi, è il momento giusto. La Croazia è squadra in crescita. Dobbiamo mettere in campo qualcosa in più, combattere fin da subito e non quando siamo con l’acqua alla gola. Credo che si vedrà un’altra Italia»

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