Corriere dello Sport (Lombardia)
«Il Cosenza? Criticato ma è quinto...»
COSENZA - Non ci sta Roselli per alcune analisi fatte dopo la vittoria sul Matera, in particolare sulla qualità del gioco espresso dai suoi. A suo dire, così facendo non si creerà mai il giusto entusiasmo intorno alla squadra, nonostante il Cosenza sia a soli 3 punti dalla vetta. Non ci sta perché c'è sempre un "bastian contrario" nonostante si vinca o si pareggi. Se poi si perde, apriti cielo... In conferenza stampa il tecnico non le manda a dire, prima di parlare della sfida con la Paganese. «Sono molto arrabbiato, sorrido sempre, ma non sono stupido. Vorrei sapere chi pratica il gioco spumeggiante e quando lo fa. Una partita è la somma delle azioni e delle giocate dei calciatori. Ho letto di vari moduli ma non è così. Esiste invece il sistema di gioco che deve essere equilibrato, razionale ed elastico. Vorrei solo che si parlasse di calcio. Questo disfattismo non aiuta l'ambiente e serve a creare attriti e ruggini. Ho sempre parlato di obiettivo, e gli obiettivi non si cambiano dopo una partita o un risultato. Ribadisco: migliorare la posizione dell'anno passato. Dobbiamo essere realisti e chiedo rispetto per il gruppo».
Un attimo di pausa, poi aggiunge. «Si legge che il Cosenza è tutto difesa e contropiede e, se è vero questo, dovevamo vincere fuori casa tutte le gare. Diceva Picasso che i mediocri imitano, e i geni copiano. Prendiamo esempio e miglioriamo». Quindi un passaggio sulla gara con la Paganese allenata dall'ex Grassadonia. «Una formazione in salute e bene organizzata che annovera giocatori interessanti. Qualcuno l'ho avuto con me come Caccavallo. Squadra ostica da affrontare, che è pure stata in cima alla classifica. Di contro troverà un Cosenza in crescita che fa dell'entusiasmo la sua arma migliore. Stiamo recuperando gli attaccanti e sono molto soddisfatto del gruppo che alleno. Arrighini? Sta migliorando anche lui. E' il nostro attaccante più importante e a breve si esprimerà ai livelli che gli competono».