Corriere dello Sport (Lombardia)

Iannone: Vorrei aiutare Vale, merita il titolo

- Di Riccardo Guglielmet­ti MILANO Ass

Andrea Iannone, 26 anni Il contatto di Sepang tra Rossi e Marquez ha infiammato il motomondia­le. Sul web la critica non accenna a placarsi, tanto che l'appuntamen­to conclusivo di Valencia ha il sapore di una vera e propria finale Italia-Spagna. Da una parte c'è Valentino, dall'altra Jorge. In attesa del provvedime­nto da parte del TAS, in merito al ricorso presentato da Rossi, il nove volte campione del mondo sarà costretto a partire in fondo allo schieramen­to domenica prossima. Una decisione, quella della direzione gara, che non è certo andata giù al Dottore, tantomeno ai suoi fan, che sui social si sono fat- ti sentire. Se Marquez è stato definito come l'alleato di Lorenzo, i sostenitor­i di Valentino chiedono aiuto ad Andrea Iannone. Nell'ultima settimana la pagina Facebook del pilota di Vasto è stata invasa da commenti e consigli su come mettere i bastoni tra le ruote al 99.

SUPER PARTES. Proprio l'alfiere delle Ducati è stato ospite ieri sera nella trasmissio­ne di Rai 3, "Che fuori tempo che fa", condotta da Fabio Fazio e Massimo Gramellini. Sotto la lente d'ingrandime­nto non potevano che finire gli ultimi due Gran Premi di Australia e Malesia, la cui condotta di gara tenuta da Marquez ha fatto molto discutere. Iannone ha pre- ferito però non sbilanciar­si sulla vicenda: «Phillip Island è stata una delle corse più belle, Sepang senza dubbio una delle più brutte - ha affermato il pilota - noi puntiamo sempre ad arrivare pri- mi al traguardo, purtroppo non posso dire se Marc abbia fatto apposta a rallentare Rossi, dato che non ero io sulla Honda». L'abruzzese evita quindi di mettere il becco nella polemica. CON VALE. La Malesia ormai è un lontano ricordo, perché tutti riflettori sono già puntati su Valencia, la gara che deciderà il Mondiale. Incalzato da Fazio riguardo da quale parte intende eventualme­nte schierarsi, Andrea Iannone non ha alcun dubbio: «Vorrei dare una mano a Vale - ha dichiarato senza troppi giri di parole l'alfiere della Ducati - spero non sia costretto a partire dall'ultima fila, perché merita di disputare un tradiziona­le weekend di gara, lottando fino alla fine con gli avversari. Personalme­nte sono convinto che per lui sia stato un campionato straordina­rio». Mentre sul discusso patto di Andorra tra Marquez e Lorenzo ha spiegato scherzan- do: «Sinceramen­te non so niente, a volte faccio fatica a capire dove sono io, figuriamoc­i gli altri».

RIVOLUZION­ARIO. In Spagna il Dottore vuole festeggiar­e nella tana del nemico il decimo titolo mondiale. Servirà l'impresa al 46, colui che dall'abruzzese è considerat­o come il pilota che ha cambiato la faccia del motociclis­mo: «Le sue vittorie e le gag hanno sicurament­e segnato una svolta per quanto riguarda le due ruote, in particolar­e dal punto di vista della comunicazi­one - ha concluso - penso che tutti noi dobbiamo essere riconoscen­ti a Valentino, ancora di più per la sua presenza in pista».

«Non ero sulla Honda, non so se Marc l’abbia fatto volontaria­mente a “frenare“Rossi»

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