Corriere dello Sport (Lombardia)
Iannone: Vorrei aiutare Vale, merita il titolo
Andrea Iannone, 26 anni Il contatto di Sepang tra Rossi e Marquez ha infiammato il motomondiale. Sul web la critica non accenna a placarsi, tanto che l'appuntamento conclusivo di Valencia ha il sapore di una vera e propria finale Italia-Spagna. Da una parte c'è Valentino, dall'altra Jorge. In attesa del provvedimento da parte del TAS, in merito al ricorso presentato da Rossi, il nove volte campione del mondo sarà costretto a partire in fondo allo schieramento domenica prossima. Una decisione, quella della direzione gara, che non è certo andata giù al Dottore, tantomeno ai suoi fan, che sui social si sono fat- ti sentire. Se Marquez è stato definito come l'alleato di Lorenzo, i sostenitori di Valentino chiedono aiuto ad Andrea Iannone. Nell'ultima settimana la pagina Facebook del pilota di Vasto è stata invasa da commenti e consigli su come mettere i bastoni tra le ruote al 99.
SUPER PARTES. Proprio l'alfiere delle Ducati è stato ospite ieri sera nella trasmissione di Rai 3, "Che fuori tempo che fa", condotta da Fabio Fazio e Massimo Gramellini. Sotto la lente d'ingrandimento non potevano che finire gli ultimi due Gran Premi di Australia e Malesia, la cui condotta di gara tenuta da Marquez ha fatto molto discutere. Iannone ha pre- ferito però non sbilanciarsi sulla vicenda: «Phillip Island è stata una delle corse più belle, Sepang senza dubbio una delle più brutte - ha affermato il pilota - noi puntiamo sempre ad arrivare pri- mi al traguardo, purtroppo non posso dire se Marc abbia fatto apposta a rallentare Rossi, dato che non ero io sulla Honda». L'abruzzese evita quindi di mettere il becco nella polemica. CON VALE. La Malesia ormai è un lontano ricordo, perché tutti riflettori sono già puntati su Valencia, la gara che deciderà il Mondiale. Incalzato da Fazio riguardo da quale parte intende eventualmente schierarsi, Andrea Iannone non ha alcun dubbio: «Vorrei dare una mano a Vale - ha dichiarato senza troppi giri di parole l'alfiere della Ducati - spero non sia costretto a partire dall'ultima fila, perché merita di disputare un tradizionale weekend di gara, lottando fino alla fine con gli avversari. Personalmente sono convinto che per lui sia stato un campionato straordinario». Mentre sul discusso patto di Andorra tra Marquez e Lorenzo ha spiegato scherzan- do: «Sinceramente non so niente, a volte faccio fatica a capire dove sono io, figuriamoci gli altri».
RIVOLUZIONARIO. In Spagna il Dottore vuole festeggiare nella tana del nemico il decimo titolo mondiale. Servirà l'impresa al 46, colui che dall'abruzzese è considerato come il pilota che ha cambiato la faccia del motociclismo: «Le sue vittorie e le gag hanno sicuramente segnato una svolta per quanto riguarda le due ruote, in particolare dal punto di vista della comunicazione - ha concluso - penso che tutti noi dobbiamo essere riconoscenti a Valentino, ancora di più per la sua presenza in pista».
«Non ero sulla Honda, non so se Marc l’abbia fatto volontariamente a “frenare“Rossi»