Corriere dello Sport (Lombardia)
È roba da Juve derby suo al 93’
Cuadrado piega il Toro nel recupero Allegri alla rimonta ci crede (2-1)
HA VINTO MANCINI ORA L’INTER FA PAURA (E UN PO’ PURE LA JUVE)
Èla sesta volta - in undici partite - che l’Inter vince uno a zero, risultato tanto caro a un grandissimo Milan capelliano, ma stavolta il successo vale come se i gol di scarto fossero quattro o cinque. Non per il divario tra i nerazzurri e la Roma, ovviamente (anzi la squadra di Garcia avrebbe meritato di pareggiarla, la partita), ma per il peso che questo risultato può avere sul futuro del campionato nerazzurro.
Sì, perché tutti ci stiamo chiedendo ormai da un paio di mesi se l’Inter bruttarella e vincente di Mancini, una tra le squadre meno efficaci della A in zona gol, avrebbe potuto resistere a lungo lassù, in vetta alla classifica. Ieri la risposta è arrivata: i nerazzurri ci sono, con il carattere e i muscoli (e qualche piede buono), e chiunque voglia prendersi questo scudetto dovrà vedersela anche con loro.
La vittoria sulla Roma è il trionfo di Mancini, che non ha sbagliato nulla: ha avuto il coraggio di mettere fuori Icardi, il capitano, scegliendo attaccanti meno statici e più adatti a mettere in difficoltà la traballante difesa giallorossa; ha azzeccato la mossa Nagatomo, uno tra i pochissimi difensori esterni del campionato con la rapidità necessaria ad arginare Salah e Gervinho; s’è goduto Murillo e Miranda, gli splendidi centrali che ha scelto in estate. Ed è tornato in testa alla classifica con la certezza di rimanerci anche stasera, al massimo assieme a Napoli e/o Fiorentina.
Poi è vero che la partita l’ha condotta in gran parte la Roma, che ha creato molte occasioni svanite (o sprecate) per un niente. Perciò riteniamo che questa sconfitta non ridimensioni affatto la squadra di Garcia sul piano tecnico; semmai può crearle qualche defaillance psicologica, aspetto che verrà testato subito con il Bayer e nel derby (da affrontare senza Pjanic). La settimana che entra, insomma, dirà molto sulla stagione dei giallorossi, ci chiarirà il loro destino in Champions e quali siano le loro capacità di riscatto dopo un ko così bruciante.
Se l’Inter fa paura, qualche timore torna a suscitarlo anche la Juve che s’è presa il derby all’ultimo respiro. Direte: ma cosa avreste scritto senza quel gol in extremis di Cuadrado? Certamente avremmo fatto valutazioni diverse e il motivo è semplice: una squadra è grande quando vince partite importanti e decisive nell’istante conclusivo, senza mollare mai, credendoci fino alla fine. Come faceva la vecchia Juve (ricordate come andò il derby dell’anno scorso, con quel magico 2-1 di Pirlo a tempo scaduto?); come ha fatto stavolta la nuova Juve. Un segnale, forse.