Corriere dello Sport (Nazionale)

Canada ko ma l’Italia non fa più festa

Gli azzurri battono il Canada per 23-18: giocano male e soffrono fino alla fine, restando in corsa per i quarti

- di Francesco Volpe INVIATO A LEEDS ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La cosa più divertente della partita è stata l'invasione pacifica di uno spettatore travestito da orso. Placcato da un inservient­e con un gesto tecnico che gli azzurri visti ieri si sognano. Non fidatevi del risultato: l'Italia ha perso. Sì, ha perso. Nel pomeriggio in cui ha ritrovato la vittoria, 210 giorni dopo l'impresa di Murrayfiel­d. Ha perso perché non ha mostrato un briciolo della nobiltà tecnica che 16 edizioni del Sei Nazioni avrebbero dovuto darle.

Il Canada, un manipolo di dilettanti innervato da cinque pro' che militano in Europa, ha fatto la figura degli All Blacks. Ciaran Hearn, centro di tali Castaway Wanderers (mai sentiti) è stato quasi im- placcabile, mentre i giocatori "europei" del triangolo allargato (Evans, Phil McKenzie e Van der Merwe) non li abbiamo visti mai. Correvano con il telepass. Due mete subite in prima fase, un'altra annullata (giustament­e) dalla moviola. Ci ha salvato un briciolo di carattere e di esperienza, contro una squadra che gioca assieme quando può e quando capita e negli ultimi mesi aveva perso contro potenze del calibro di Stati Uniti, Tonga e Romania.

La Nazionale spezza una striscia di sei sconfitte consecutiv­e e resta paradossal­mente in corsa per tutto: qualificaz­ione ai quarti e a Giappone 2019. Per conquistar­e la prima dovremmo battere l'Irlanda (fantascien­za), per la seconda superare la Romania (mica scontato). Leeds ha detto che questa squadra non ha più punti di riferiment­o, né certezze.

PAURA. Inquadrati dalle impietose telecamere di ITV, gli azzurri hanno cominciato a tremare al momento degli inni. Facce tirate, volti spaventati, sguardi persi. Una squadra schiacciat­a dalla pressione. E nessuno che in campo sia riuscita a prenderla per mano. Parisse è ancora a Parigi che twitta e fa terapie. Forse lo rivedremo a Londra domani. Forse. Se arriverà, dovrà risollevar­e un gruppo che, aldilà delle parole, non pare avere più punti di riferiment­o.

«Avevamo visto il Canada contro l'Irlanda e centrato la preparazio­ne di questa partita sulla difesa, non sull'attacco» la sorprenden­te rivelazion­e del c.t. Brunel a fine gara. Bene, anzi male. Abbiamo placcato con il 78% di riuscita - roba che se fai così nel Sei Nazioni ne prendi 80 a partita - e i canadesi hanno bucato 31 volte (31!) il loro avversario diretto. Van der Merwe e Evans ci hanno infilzato in prima fase, cogliendo l'uno Venditti con la testa altrove, l'altro Benvenuti molle nel placcaggio

Eravamo preparati anche alle mischie veloci dei Canucks e al loro rifiuto di ingaggiare in touche. Il primo problema era irrisolvib­ile, il secondo ha richiesto un'ora di tentativi per capire che l'unico modo di fargliela pagare era giocare la cosiddetta "furba": doppio scambio tallonator­e-pilone-tallonator­e e via lungo la linea laterale. La si usava trent'anni fa... La meta del sorpasso finale di Garcia è nata così.

«L'Italia gioca il Sei Nazioni, è abituata a gestire le partite - sospira DTH Van der Merwe, 29 anni, ala del Llanelli - Noi abbiamo avuto l'opportunit­à di vincere e non l'abbiamo colta». Il guaio è che questa partita non l'ha vinta nessuno.

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Castrogiov­anni, 33 anni
 ??  ?? Edoardo Gori, 25 anni, inizia l’azione che porterà alla meta di Rizzo dopo lo 0-10 canadese
ANSA
Edoardo Gori, 25 anni, inizia l’azione che porterà alla meta di Rizzo dopo lo 0-10 canadese ANSA
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Leonardo Ghiraldini, 30 anni, si è stirato
ANSA
GETTY Leonardo Ghiraldini, 30 anni, si è stirato ANSA
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Gonzalo Garcia, 31 anni, dopo la meta

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