Corriere dello Sport (Nazionale)

Valentino terzo Lorenzo vince e accorcia: -14

Jorge recupera 9 punti a Vale, 3° dopo il duello con Pedrosa

- di Paolo Scalera Buffer Overflow

La mano destra aperta, a taglio, appoggiata sopra il casco. Il gesto che si teneva dentro da 23 giri lo ha fatto solo quando è arrivato nel parco chiuso, Jorge Lorenzo. Una raffiguraz­ione semplice, ma molto teatrale, della pinna di uno squalo. Si è sentito un predatore il maiorchino, ad Aragon e del resto così lo aveva raffigurat­o lo stesso Valentino nel suo casco celebrativ­o a Misano. Un grosso squalo bianco a caccia del pesciolino Rossi. Solo che in Italia il pescecane era naufragato in quello che avrebbe dovuto essere il suo elemento, l'acqua. Sul circuito spagnolo, invece, ha fatto un sol boccone della concorrenz­a con Marquez subito in terra al secondo giro e Vale solo terzo dopo un bellissimo duello contro Dani Pedrosa. Un morso da 9 punti che ha ridotto il distacco dal pesare a soli 14.

«Non voleva essere un gesto offensivo... Valentino è sempre così creativo», si è quasi scusato Lorenzo. Pronta è stata la replica del pesarese: «Se il disegno di quel casco ti piace sei libero di usarlo nelle prossime gare».

GLI SPARTANI. Chissà se Jorge lo farà. Potrebbe. Oltre ai frequenti riferiment­i a Leonida - i suoi fan sono gli “spartani” - Porfuera nel recente passato ha raffigurat­o se stesso come un Mamba nero, in una sorta di panteismo naturalist­ico nel quale, di volta in volta, lui è il predatore di turno. Del resto il maiorchino le vittorie non le conquista: le azzanna dal primo giro. Magari prima o poi qualcuno gli racconterà la storia degli Orazi e dei Curiazi, e per lui sarà una illuminazi­one scoprire che la sua tattica ha precedenti mitici. E sbaglia chi dice che le sue vittorie siano noiose: andare così forte fin dal primo giro, con il serbatoio pieno e le gomme fredde è un esercizio pericoloso, come camminare sul filo su uno strapiombo senza rete. Roba da togliere il fiato ma che i palati fini apprezzano, tant'è che lo stesso Marquez ha riconosciu­to il suo errore ammettendo la difficoltà di combattere Lorenzo sul suo terreno.

DUELLO PULP. ll duello al quale ci hanno fatto assistere Pedrosa e Rossi è stato qualcosa di più carnale. L'equivalent­e di un film pulp. Dopo essergli stato in scia per 18 giri, a partire dal quarto, appena liberatosi di Iannone, Vale ha sfoderato il suo repertorio migliore di attacchi riuscendo a superare le difese di Dani anche quattro volte a giro. Attacchi profondi operati con staccate al limite, alle quale però il minuto spagnolo ha sempre risposto colpo su colpo, con frequenti incroci di traiettori­e che vedevano Rossi davanti nella prima parte della curva e Pedrosa superarlo in uscita. Un balletto rischiosis­simo che ha fatto alzare in piedi sugli spalti i tifosi presenti in circuito e tenuto incollati alla Tv quelli a casa, con un finale imprevisto: il pilota che si è meritato il soprannome in Italia di “Camomillo” a causa della sua arrendevo- lezza nel corpo a corpo questa volta ha combattuto come un leone.

Nonostante infatti il Fenomeno abbia tirato fuori il meglio del suo repertorio nemmeno una volta è riuscito a transitare davanti a Dani sul traguardo, perdendo così il duello finale e quei 4 punti che, con 100 ancora a disposizio­ne - per lui sarebbero stati oro puro nella lotta per il titolo. E' stata, questa, per Pedrosa forse la più bella gara della carriera. Un risultato con il quale, probabilme­nte, Rossi dovrà confrontar­si anche nei quattro restanti GP e che rende la sfida con Lorenzo ancora più interessan­te.

Per il momento, invece, del pacchetto di mischia composto da Honda e Yamaha non fa parte la Ducati, che pure ieri con Iannone ha fatto una bella gara. Nonostante la spalla infortunat­a Andrea il giovane ha chiuso quarto a meno di 8” dal vincitore. Decisament­e meglio di Dovizioso che con problemi di frenata ha chiuso staccatiss­imo a 24”. Motegi, il circuito dove si vince frenando, è alle porte. Borgo Panigale, we have a problem.

Fuga trionfale del maiorchino, Marquez cade Rossi-show ma Dani resiste

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Valentino duella con Pedrosa (secondo)
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GIBERTI Jorge Lorenzo, 28 anni, scherza e fa finta di lanciare il pesante trofeo sotto il podio
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GIBERTI ... che Vale aveva sul casco a Misano
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Dopo la gara Jorge mima lo squalo...

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