Corriere dello Sport (Nazionale)
Taranto, Coppa felice ma i tifosi non ci sono
Freddezza, indifferenza, qualche coro non proprio d'incoraggiamento. Così è stato accolto il ritorno in campo del Taranto, tre giorni dopo l'aggressione ultrà di domenica notte. Nel pomeriggio di Coppa Italia, i rossoblù hanno sconfitto 3-0 il Gallipoli (doppietta di Genchi e gol di Russo) dentro uno stadio deserto. Certo, l'appuntamento non era certo di quelli da mobilitare le folle. E in effetti sono stati all'incirca trecento gli spettatori contati allo Iacovone nella partita di passaggio tra la sconfitta di Torre del Greco e la sfida al vertice di domenica prossima con il Nardò, il cui calcio d'inizio è stato posticipato alle 16.30. «Intanto vincere - ha sottolineato il presidente Elisabetta Zelatore aiuta a riacquistare un pizzico di serenità. Naturalmente il successo di Coppa vale fino a un certo punto, fra tre giorni la posta in palio sarà ben più pesante. Nonostante il brutto episodio di domenica notte ha continuato il numero uno del club rossoblù - il clima è stato riportato ad un'apparente normalità. Ovvio che se determinati fatti dovessero ripetersi, qualcuno poi dovrebbe assumersi precise responsabilità».
Messaggio criptico, senza un destinatario individuabile. Sintomatico però delle valutazioni formulate dalla società, a margine della spedizione punitiva di una quarantina di tifosi. Gli unici messaggi ufficiali di solidarietà al club ionico sono giunti da una squadra avversaria, la Virtus Francavilla, e dal presidente del comitato provinciale della Federazione italiana gioco calcio. «Ferma deve essere la condanna per fatti che non possono trovare giustificazione alcuna ha scritto Mario Torio al presidente Zelatore - al punto 5 dell'articolo 2 del nostro statuto viene promossa l'esclusione dal giuoco del calcio di ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza. Speriamo che questi principi possano trovare reale applicazione».
Per il resto silenzio, al massimo affetto di facciata, nessuna esposizione in prima linea per condannare schiaffi e insulti. Ecco cosa ha rammaricato nelle ultime ore il Taranto, in attesa dell'identificazione da parte della Digos degli autori dell'aggressione davanti al portone d'ingresso dello Iacovone. «Guardiamo avanti», ha rimarcato il direttore sportivo Francesco Montervino al termine della gara con il Gallipoli. «Puntiamo alla sfida di domenica prossima con il Nardò, che dobbiamo preparare con tranquillità e senza andare in apprensione. Sarebbe bello - ha proseguito Montervino - sbloccare il risultato nei minuti iniziali, ma partite come quelle di domenica sono particolari e possono essere decise anche da una palla vagante o da una situazione anomala».