Corriere dello Sport (Nazionale)

Ceravolo rilancia la Ternana

Gli umbri piegano il Vicenza e salgono con l’ex reggino e Falletti

- Di Massimo Boccucci Infopress

TERNANA-VICENZA

2-0 Dalla crisi esce la Ternana, che torna a riprenders­i il Liberati dopo tre sconfitte interne consecutiv­e, e ci mette un piede il deludente Vicenza, ridimensio­nato dopo due pari e questo ko con un punto in tre trasferte, tanto da far dire a Marino che è stata «la prestazion­e più brutta di tutta la mia gestione». Ci sono i demeriti dei vicentini, quasi mai in partita, però ci sono tanti meriti di Breda (con lui 5 vittorie e 5 sconfitte) che ha messo l'atteggiame­nto giusto. Falletti ha fatto il diavolo a quattro e il vantaggio di Ceravolo è venuto come diretta conseguenz­a: l'attaccante ha raccolto di testa e spedito sul

L’esultanza della Ternana dopo la vittoria palo lontano un cross perfetto dell'uruguaiano dalla destra. DOMINIO ASSOLUTO. Aveva già creato la Ternana delle opportunit­à con Valjent (4'), Furlan (7', l'arbitro ha annullato il gol per fuorigioco dubbio e contestato), Falletti (9'), Zampa (15') eCeravolo(22').Nonècambia­ta la storia dopo che Ceravolo ha sbloccato, perché i rossoverdi hanno continuato a fare gioco e sfiorato il raddoppio con Falletti al quale si è opposto prodigiosa­mente Vigorito (38'). Il Vicenza, che ha provato a tirare fuori la testa, si è accontenta­to nel primo tempo di un tiro in zona riposo col pallone da lontano di Galano finito a lato dopo aver rimbalzato

davanti a Mazzoni. PEZZO DI BRAVURA. Lo strapotere della rinata Ternana si è materializ­zato al rientro in campo. Subito un palo di Vitale e a ruota gli spalti rossoverdi si sono spellati le mani per una sventola di Falletti, che ha quindi colpito su un contropied­e fulmineo avviato da Vitale con palla precisa per l'uruguagio che dal vertice sinistro ha infilato col destro il diagonale del raddoppio. Pezzo di bravura di Falletti. Solo a quel punto c'è stata la scossa vicentina con l'ex Giacomelli che non si è arreso cercando soluzioni e Marino che facendo entrare Pettinari ha giocato la carta del 4-24. Tentativi poco incisivi, mentre Gondo ha avuto un paio di occasioni per metterci una pietra sopra e nel finale Mazzoni s'è guadagnato la giornata chiudendo su Gatto in uscita.

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