Pioli: «Le sofferenze aiutano a crescere»
«Dobbiamo gestire meglio i finali. Siamo un po’ indecisi»
ROMA Pioli pensa positivo. Gli errori ci sono stati, ma la Lazio ha vinto, è in testa al girone, deve solo imparare a gestire meglio le partite. Certe analisi a cui viene sottoposto nella pancia dell’Olimpico sono troppo severe. La Lazio è giovane e non ancora troppo matura, ecco la chiave di lettura del tecnico emiliano. «Le sofferenze aiutano a crescere. Dovevamo gestire meglio il finale. Siamo stati un po’ indecisi, era giusto gestirla, ma bisognava anche cercare il quarto gol con maggiore convinzione. Abbiamo dato per scon- il Saint Etienne, giusto sottolinearlo. Avrei voluto abbracciare e allo stesso tempo sgridare i miei giocatori. Non siamo partiti bene, c’è stata un’ottima reazione con un doppio vantaggio meritato, poi non abbiamo capito bene cosa fare, se rallentare o affondare».
CLASSIFICA. Luci e ombre. «E’ mancata la tensione giusta. Di positivo c’è la prova di carattere, diamo continuità alle precedenti vittorie. E’ stato un errore grave prendere gol in undici contro nove. A volte dobbiamo essere più lucidi nelle scelte, serviva una squadra corta per gestire meglio alcune situazioni. Quando siamo compatti, corriamo pochi pericoli». Primo posto ex aequo con il Dnipro nel girone. «Leverkusen è stata una delusione forte, ma ora abbiamo voltato pagina e siamo contenti di essere in Europa League. Non credo che la Lazio sia favorita, ma vogliamo dimostrare di essere competitivi. Abbiamo una rosa con qualità e gioventù». Avvio faticoso. «Possiamo migliorare, abbiamo trovato un avversario fisico, vincevano i duelli aerei, al primo angolo sono passati in vantaggio. Non ci siamo demoralizzati. Le espulsioni ci sono state perché abbiamo messo in difficoltà i francesi e creato tanto. Bisognava finalizzare me- glio». Galtier aveva imbroccato la partita. «Nel primo tempo il Saint Etienne scavalcava il centrocampo cercando il numero 8, forte di testa. Fai fatica così ad andare a pressare, abbiamo concesso anche poco. Siamo una squadra molto giovane, già a un buon livello. Per essere ambiziosi dobbiamo crescere ancora». RECUPERO. Decisivo Biglia. «Ha confermato di essere un giocatore di spessore, personalità, un punto di riferimento per quello che fa con la palla, per quello che comunica. E’ un vicecampione del mondo, nazionale argentino, lo abbiamo voluto fortemente trattenere. Abbiamo vinto e perso le partite con Biglia anche l’anno scorso, ma con Biglia siamo certamente più forti». La testa è già al campionato. « Penso al Frosinone. Vogliamo vincere per continuare la striscia positiva, per la classifica, perché giochiamo in casa. E non sarà un avversario facile da battere».