Segna sempre lui Alla Roma serve?
In prestito fino a dicembre al Cska, è arrivato a 15 reti in 19 gare di Champions: dovrebbe andare in Cina ma...
Tenetevi forte, ché questa è bella. Con la doppietta di mercoledì, Cristiano Ronaldo è arrivato a 83 gol in 121 partite di Champions League. Media: 0,68. Con la doppietta di mercoledì, Seydou Doumbia è arrivato a 15 gol in 19 partite di Champions League. Media 0,79. Capito? Con meno gol e meno presenze, in termini percentuali Doumbia segna più di Ronaldo.
BOLLINO. Non ridete, ora, davanti all’arroganza dei numeri. Qui non si vuole dimostrare che Doumbia sia più forte di Ronaldo. Né di Edin Dzeko, che in Champions ha segnato 7 gol in 31 partite e quindi ha una media molto inferiore: 0,22. Sarebbe assurdo il paragone. Si vuole però riflettere sull’etichetta frettolosa che il calcio italiano ha attaccato sulla schiena malandata di Doumbia, rigenerato dal ritorno al Cska Mosca: 3 gol nei preliminari con lo Sporting, 2 al Psv Eindhoven nel girone, più 4 reti nel campionato russo, per la modica cifra di 9 gol in 10 presenze stagionali, tre delle quali partendo dalla panchina. La Roma lo aveva comprato a gennaio per 14,5 milioni e se n’è dovuta liberare per disperazione: fischiato sin dalla prima partita, Doumbia non è riuscito a dimostrare il valore che tutti gli esperti di mercato gli riconoscevano.
PERCORSO. Le spiegazioni sono essenzialmente due. La prima: Doumbia è ivoriano e ha vinto la Coppa d’Africa, come Gervinho. Tutti e due sono tornati in condizioni pessime, sia fisiche che psicologiche, ebbri di gloria com’erano. La seconda: Doumbia era addirittura infortunato, quando ha fir- I gol segnati da Seydou Doumbia in questa edizione di Champions League con il Cska Mosca: 3 nei due preliminari, altri 2 nelle prime due partite del girone. mato per la Roma. Aveva mal di schiena, tanto che convocò un guaritore personale per cercare di risolvere il problema dopo quasi tre mesi senza allenamenti e pochi minuti in Nazionale, in cui giocava meno dell’altro ex romanista Tallo. Il risultato è che Doumbia ha regalato alla Roma soltanto due gol - «decisivi per la Champions» ricorda Sabatini - contro il Sassuolo e contro il Genoa. Ma dal popolo romanista si è fatto notare soprattutto per i video e le foto che pubblicava su Instagram, inclusa la proposta di matrimonio alla fidanzata. In estate, Doumbia ha anche peggiorato la propria posizione calciando un goffo rigore a cucchiaio nell’amichevole di Melbourne con il Manchester City, beccandosi un’altra ricca dose di scherno cybernautico.
ADDIO. E così la Roma si è lasciata convincere di fronte alla proposta del Cska, ancora in attesa della seconda rata del pagamento: ridatecelo in prestito fino a dicembre, così lo usiamo in campionato e Champions. Una volta a Mosca, Doumbia ha ritrovato fiducia entusiasmo e gol, tanto da ammettere: « A Roma non mi sono mai sentito a mio agio. Qui invece sono felice. Onestamente è difficile pensare che io possa tornare in Italia». E a Trigoria in effetti quasi sicuramente non tornerà, anche se Rudi Garcia un po’ lo rimpiange: con Dzeko e Totti infortunati, di questi tempi avrebbe giocato molte partite. Avrebbe giocato sempre, anzi. E anche a ranghi completi, un centravanti bravo in panchina sarebbe servito.
LA SITUAZIONE. In teoria la Roma è ancora padrona del suo cartellino e potrebbe reintegrarlo in organico a gennaio, senza violare la norma sugli extracomunitari, togliendo dalle liste un altro calciatore non formato in Italia. Ma Sabatini ad agosto ha preso un impegno verbale con un club cinese, disposto a comprarlo a gennaio e a ricoprirlo di soldi. Senza contare che lo stesso Cska proverà a trattenerlo, vista l’aria buona. In questo modo la Roma recupererebbe il denaro investito l’anno prima e chiuderebbe senza danni per il bilancio l’affare Doumbia. Resta un mistero che nessuno sarà in grado di sciogliere mai: chi ha sbagliato in questa storia?
In media fa più gol di Ronaldo e Dzeko Adesso sarebbe servito a Garcia Sabatini riflette