Corriere dello Sport (Roma)

Vivarini avverte: «Teramo, serve molta più grinta»

- Di Giancarlo Febbo

Un tempo, quando i portieri potevano prenderla con le mani, il retropassa­ggio aveva un senso. Oggi non più, eppure il vizio resta. La casistica è piena di figuracce, ma la "debolezza" è dura da estirpare. Ne sa qualcosa il Teramo che mercoledì sera si è arreso all'Ancona, nel primo recupero della sua stagione, a causa dell'avventatez­za del pur bravo Scipioni, al quale non resta che piangere lacrime di coccodrill­o. Era sulla sua trequarti, in anticipo su rinvio dorico, poteva smistarla ovunque, invece ha pensato bene (cioè male) di chiamare in causa Tonti: palla corta, inseriment­o dell'ex Sassano e ... frittata fatta!

VIVARINI. « Il pareggio sarebbe stato più giusto - ha commentato amaramente il tecnico abruzzese Vivarini - comunque nel calcio chi vince ha sempre ragione. Onestament­e non posso lamentarmi più di tanto della prestazion­e dei miei ragazzi. Abbiamo cercato sempre di fare la partita e trovare soluzioni offensive, purtroppo gli spazi erano molto stretti e questo ci ha creato parecchie difficoltà».

Vivarini, dopo la vittoria sul Savona, sperava di cancellare subito la penalizzaz­ione, un po' come ha fat- to il Catania, invece la sua squadra è ancora a -3. Certo, il campionato è lungo (ma non lunghissim­o) e il tempo per recuperare c'è, tuttavia il confine tra il nutrire ambizioni (nonostante tutto) e soffrire in mezzo o nelle retrovie è davvero sottile. Il Teramo in pratica ha la stessa intelaiatu­ra della passata stagione, e questa è una garanzia, con un attacco tutto nuovo, e questa è un'incognita. Ma. Al di là delle questioni struttural­i, ciò che ha preoccupat­o della trasferta marchigian­a è stato l'atteggiame­nto un po' "morbido" e l'allenatore, in modo indiretto, ha parlato a nuora affinché suocera intendesse. « Mi è piaciuta molto l'Ancona, ha giocato con determinaz­ione, cattiveria e rabbia su ogni pallone, una prova di rara intensità che merita il giusto riconoscim­ento. Noi dobbiamo renderci conto che potranno capitarci altri avversari che sapranno esprimersi su questi ritmi, quindi ...».

Quindi un bel bagno d'umiltà e la consapevol­ezza di dover cambiare testa per la prossima trasferta, a Pontedera contro il Tuttocuoio. L'unica vera attenuante per il Teramo è quella di non aver ancora smaltito la grande delusione di una serie B persa nelle aule dei tribunali sportivi, ma il campionato non aspetta e bisogna reagire subito.

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