Vivarini avverte: «Teramo, serve molta più grinta»
Un tempo, quando i portieri potevano prenderla con le mani, il retropassaggio aveva un senso. Oggi non più, eppure il vizio resta. La casistica è piena di figuracce, ma la "debolezza" è dura da estirpare. Ne sa qualcosa il Teramo che mercoledì sera si è arreso all'Ancona, nel primo recupero della sua stagione, a causa dell'avventatezza del pur bravo Scipioni, al quale non resta che piangere lacrime di coccodrillo. Era sulla sua trequarti, in anticipo su rinvio dorico, poteva smistarla ovunque, invece ha pensato bene (cioè male) di chiamare in causa Tonti: palla corta, inserimento dell'ex Sassano e ... frittata fatta!
VIVARINI. « Il pareggio sarebbe stato più giusto - ha commentato amaramente il tecnico abruzzese Vivarini - comunque nel calcio chi vince ha sempre ragione. Onestamente non posso lamentarmi più di tanto della prestazione dei miei ragazzi. Abbiamo cercato sempre di fare la partita e trovare soluzioni offensive, purtroppo gli spazi erano molto stretti e questo ci ha creato parecchie difficoltà».
Vivarini, dopo la vittoria sul Savona, sperava di cancellare subito la penalizzazione, un po' come ha fat- to il Catania, invece la sua squadra è ancora a -3. Certo, il campionato è lungo (ma non lunghissimo) e il tempo per recuperare c'è, tuttavia il confine tra il nutrire ambizioni (nonostante tutto) e soffrire in mezzo o nelle retrovie è davvero sottile. Il Teramo in pratica ha la stessa intelaiatura della passata stagione, e questa è una garanzia, con un attacco tutto nuovo, e questa è un'incognita. Ma. Al di là delle questioni strutturali, ciò che ha preoccupato della trasferta marchigiana è stato l'atteggiamento un po' "morbido" e l'allenatore, in modo indiretto, ha parlato a nuora affinché suocera intendesse. « Mi è piaciuta molto l'Ancona, ha giocato con determinazione, cattiveria e rabbia su ogni pallone, una prova di rara intensità che merita il giusto riconoscimento. Noi dobbiamo renderci conto che potranno capitarci altri avversari che sapranno esprimersi su questi ritmi, quindi ...».
Quindi un bel bagno d'umiltà e la consapevolezza di dover cambiare testa per la prossima trasferta, a Pontedera contro il Tuttocuoio. L'unica vera attenuante per il Teramo è quella di non aver ancora smaltito la grande delusione di una serie B persa nelle aule dei tribunali sportivi, ma il campionato non aspetta e bisogna reagire subito.