ECCO PALLOTTA «PIU’ FORTE CON GARCIA»
«Ci sono giocatori nuovi, è solo una questione di tempo Il tecnico è un leader, risolverà i problemi. Sono sicuro»
Non disturbare il conducente. E’ la parola d’ordine a Trigoria. Rudi Garcia non è in discussione, è fuori luogo parlare di questo, come aveva detto una settimana fa il direttore generale Mauro Baldissoni. Da Boston ieri è intervenuto il presidente James Pallotta, che ha fatto conoscere attraverso il Corriere dello Sport il suo pensiero: «Sono convinto che la Roma sia una grande squadra. Rudi e i nostri specialisti dello staff tecnico tutti insieme collaborano come un vero gruppo e si vedranno i risultati del nostro lavoro. Alcuni giocatori sono nuovi e quindi dovrebbe essere solo questione di tempo, affinchè tutto prenda forma. Rudi può essere un efficace e grande leader e lo è». Fiducia a Garcia, il primo allenatore che ha scelto personalmente Pallotta e che oggi vuole difendere di fronte alle critiche.
AVANTI COSÌ. La situazione non è cambiata neppure dopo l’incredibile ko contro il Bate Borisov. La Roma vuole sostenere Garcia, nonostante i tifosi siano molto critici nei suoi confronti. La società non ha interesse a buttare a mare l’allenatore, che appena quindici mesi fa ricoprì d’oro per fargli accet- tare la riconferma. I dirigenti hanno parlato con il tecnico in questi giorni. La sua posizione è solida alla vigilia della partita di Palermo, che non sarà decisiva, salvo rovesci clamorosi. Ma tutti sono consapevoli a Trigoria (anche l’allenatore) che un’altra sconfitta farebbe precipitare la situazione. Sarà comunque una partita chiave per gestire l’ambiente. Pallotta non è soddisfatto, ma il presidente è il primo a non mettere in discussione il tecnico. Ne ha parlato con i dirigenti in questi giorni. E’ convinto che il francese saprà risolvere i problemi della Roma.
RILIEVI E CRITICHE. Garcia e Sabatini si confrontano quotidianamente sulla squadra. Ma non sarà mai il direttore sportivo a dare indicazioni sulla formazione. L’autonomia del tecnico a Trigoria viene sempre rispettata. E la piazza non condizionerà le scelte della società. Soprattutto perchè non c’è mai stata la sensazione di una squadra che si è ammutinata. I giocatori sono con Garcia, lo hanno dimostrato in campo, non solo a parole, anche quando hanno perso. Ci sono alcune situazioni sulle quali le posizioni sono divergenti. La gestione di Rüdiger, per esempio, che si è infortunato di nuovo, sempre al ginocchio. Oppure la posizioni in campo di Nainggolan e Florenzi contro il Bate Borisov. Ci si aspettava un attacco diverso, con l’azzurro riportato in avanti e l’inserimento di Torosidis, per dare più equilibrio alla squadra. Garcia è corso ai ripari alla fine del primo tempo, ma ormai era troppo tardi. Per torna- re indietro alle altre partite, anche l’esperimento di Totti alle spalle di Dzeko a Frosinone aveva destato parecchie perplessità.
FIDUCIA. Alla Roma sono ancora fiduciosi, sperano che Garcia possa trovare continuità, grazie alla rosa molto competitiva che gli è stata messa a disposizione. L’obiettivo è quello di andare avanti fino al termine della stagione, poi si tireranno le somme. Anche se il tecnico francese ha un contratto fino al 2018 di 2,8 milioni all’anno. Gli errori dell’allenatore sono stati evidenziati, ma non risulteranno fatali. Per questo la società cercherà di sostenere Garcia di fronte alle critiche dei tifosi. Se sarà ne- cessario cambiare lo faranno solo al termine della stagione. Con un tecnico completamente diverso come cultura calcistica e come idee. I nomi che circolano in questi giorni, quelli di Ancelotti e Montella sono i più gettonati, appartengono all’immaginario collettivo. Ma i dirigenti giallorossi hanno altre idee per il futuro. Garcia è convinto che con il recupero degli infortunati la squadra troverà continuità. Nelle prime due stagioni le sue partenze erano stato molto più brillanti. Dieci vittoria di fila nel primo campionato, cinque nel secondo, con l’unica vittoria in Champions League. Quest’anno l’avvio è stato in salita. Ma nulla è perduto.
«Presto arriveranno i risultati, perché il lavoro alla fine dà sempre frutti» I tifosi sono critici...