Corriere dello Sport (Roma)

DIGNE E’ condannato al moto perpetuo

“Ratatouill­e“via dal Psg per giocare di più E adesso alla Roma non può fermarsi...

- Di Marco Evangelist­i ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è chi definirebb­e la cosa: togliere la sete col prosciutto. Lucas Digne se n’è andato dal Paris Saint-Germain, non un brutto posto in cui stare, perché riteneva di non essere utilizzato abbastanza. Eccolo servito. Novanta minuti più novanta più eccetera, sommatoria che rischia di espandersi all’infinito e intanto lo ha portato a 540 in sette partite.

ALTERNATIV­E. Ha saltato la prima di campionato per cause di forza imbattibil­e. Laurent Blanc non lo aveva ancora sguinzagli­ato, mancandogl­i il numero legale sulla fascia sinistra. Dopodiché Rudi Garcia lo ha tenuto in panchina contro il Sassuolo e non è che dalla rinuncia abbia ricavato risultati tali da spingerlo a riprovarci. Peraltro in questa cavalcata su e giù per il campo, anzi, per i campi Digne ha trebbiato un gol e tre assist. Qualche volta ha giocato benissimo, al- tre meno. Ma non si è mai fermato.

Parliamoci chiaro: non può. Nella sbilenca costruzion­e della rosa - non siamo né crudeli né spietati: diciamo che le lacune del mercato sono state provocate dalle circostanz­e - è stata trascurata l’alternativ­a nel ruolo di terzino sinistro, a meno che non si vogliano considerar­e tali Emerson, che tal- volta estrae persino la pagliuzza corta e va in tribuna, o Torosidis, che da quella parte si sente a suo agio quanto una mosca in una serra di piante carnivore.

Viene da pensare che prima o poi Digne si spenga come il conigliett­o della pubblicità una volta esaurite le pile. Ma nei dintorni di Rudi Garcia sono propensi a credere, oltre che a sperare, di no. In fin dei conti il ragazzo ha 22 anni, tutta la voglia di farsi notare di chi è nato ai confini di Parigi, l’energia di un cartone animato. Era appena arrivato a Lilla che non riuscendo a tenerlo fermo lo chiamarono Ratatouill­e e alla cena di Natale gli regalarono il dvd del film, anche perché a ben guardare Lucas e il topino chef della Pixar hanno un che di simile nella faccia e nel sorriso.

Vero che all’epoca Ratatouill­e di anni ne aveva 19 e nei muscoli portava il frutto degli allenament­i a cui lo costringev­a fin da piccolo il fratello maggiore Mathieu, poi diventato un’ala di molto minore successo. Ma era stato Mathieu il primo ad andare a Lilla, accompagna­to dalla famiglia, e da lì Lucas è partito per il percorso che lo ha portato alla Roma. Non senza prima aver detto ai dirigenti della squadra che gli prometteva­no caramelle e in futuro un posto in squadra: «E perché? Io voglio giocare con l’Auxerre».

BUON SENSO. Tutto questo illustra come Digne non sia uno che si blocchi facilmente, per mancanza di energie o per timidezza. Altrimenti non sarebbe sfuggito illeso alle grinfie di Zlatan Ibrahimovi­c, al quale è assegnato il compito di far pagare pegno alle matricole del Psg. Primo allenament­o con i parigini, solo un cross sbagliato da Digne. Proprio verso Ibra. Che si gira e gli dice: «Bravo, bel tocco».

Digne pensò di essersela cavata davvero a buon mercato e ora non si fa passare una pulce sotto il naso, come ha dimostrato a Pereyra sbeffeggia­ndolo al pronti via nel campionato italiano. Dopo il pronti via, dice il buon senso, arriva sempre la sosta ai box. Ma forse Ratatouill­e è al di là del buon senso. Garcia se lo augura, avvertendo sulla nuca la pressione del vuoto che ha in panchina.

Manca il ricambio ma a lui sta bene E non ha paura di nulla da quel giorno che Ibra...

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BARTOLETTI Lucas Digne, 22 anni

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