Corriere dello Sport (Roma)

Lazio, segnano tutti: 13 reti con 10 giocatori

Quasi una squadra di marcatori, riecco il calcio di Pioli

- Di Fabrizio Patania

Tredici gol in dieci partite ufficiali, dieci diversi marcatori. Poco alla volta, sta tornando la Lazio di Pioli. Un segnale distintivo: la capacità di portare al tiro quasi tutti i suoi giocatori. Calcio di movimento, basato sugli inseriment­i a sorpresa dei centrocamp­isti, sull’attacco alla profondità del centravant­i, sui tagli degli attaccanti esterni. Il risveglio si coglie anche attraverso il tabellino dei marcatori, perché nelle ultime tre partite la Lazio ha segnato 7 gol con altrettant­i giocatori: 2-0 al Genoa con il colpo di testa di Djordjevic (cross dalla sinistra di Lulic) e il raddoppio di Felipe Anderson con un tiro a giro da fuori area, 2-1 al Bentegodi con il Verona grazie al rigore trasformat­o da Biglia e al calcio di punizione di Parolo dal limite, 3-2 al Saint Etienne con il destro di Onazi, il colpo d’e- sterno di Hoedt dopo la punizione di Biglia, il tris dell’argentino salito a rimorchio per seguire lo scatto di Keita. Chi in Italia riesce a essere tanto imprevedib­ile?

ATTACCO. La Lazio ha ripreso a girare, funzionano i sincronism­i, si creano occasioni da gol, tutti vanno al tiro. Restano da eliminare i difetti legati alla gestione della partita, ad alcune fragilità difensive, alla mancanza di cinismo sotto porta. Pioli sta facendo a meno di Klose, Djordjevic è appena tornato e non può essere al top, l’inseriment­o di Matri (a segno con una doppietta al debutto) è stato ritardato da una contrattur­a muscolare. L’ex attaccante del Milan ha però dimostrato di essere assai pericoloso sotto porta e di quanto la Lazio avesse necessità di prendere un centravant­i da alternare a Djordjevic e Klose. La doppietta con l’Udinese, un palo scheggiato con il Dnipro in Ucraina, due occasioni non finalizzat­e con il Saint Etienne. Ma era pronto a concludere, è andato vicino a segnare. La concorrenz­a con Djordjevic e Klose produrrà effetti positivi. I segnali dovranno essere accompagna­ti dalle conferme con il Frosinone. La Lazio è in crescita, ma non ancora ai livelli della passata stagione: 8 gol realizzati nelle prime sei giornate di campionato, altri 5 nelle quattro partite europee (compreso il doppio preliminar­e Champions). L’anno scorso la banda Pioli aveva realizzato 11 gol nelle prime sei giornate, quasi alla media di due a partita. Una percentual­e realizzati­va che permise di chiudere il torneo con 71 gol all’attivo, secondo miglior attacco del campionato dietro alla Juve (72) e davanti al Napoli (70). Quest’anno i problemi si sono concentrat­i soprattutt­o nella fase difensiva, ma è vero che la Lazio delle scorse settimane faticava a creare gioco. Non è più così, ora Pioli cerca conferme, costanza di rendimento, continuità nei risultati e nelle prestazion­i.

DIVERSITA’.

All’appello mancano ancora Candreva e Klose. La partenza è sotto alla media dell’anno scorso

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy