Corriere dello Sport (Roma)

SERIE SI’ Fattore Olimpico Lazio d’acciaio

Cinque vittorie su cinque in casa, 25 gol nelle ultime 11 partite interne di serie A

- Di Fabrizio Patania © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Pioli, nella pancia dell’Olimpico, subito dopo aver piegato il Saint Etienne in Europa League stava già pensando al Frosinone. Cerca il filotto per dare luce alla classifica alla Lazio, ma anche e soprattutt­o per allontanar­e in modo definitivo la crisi di fine estate. Serve continuità di risultati e di prestazion­i. Un dato da sottolinea­re. La squadra biancocele­ste non vince tre partite di fila in campionato da aprile. L’ultima serie positiva venne interrotta dalla Juve. Pioli veniva da un filotto di otto successi consecutiv­i, aveva raggiunto il primato di Rossi, si fermò prima di eguagliare il record di Eriksson (9 vittorie di fila). Non è casuale. Il 12 aprile, nel giorno del successo sull’Empoli (40), si fece male De Vrij. E una settimana dopo allo Juventus Stadium cominciò il calvario di Biglia con una distorsion­e alla caviglia. L’argentino solo adesso è uscito dall’ultimo in- fortunio e l’olandese è ancora fermo ancora a causa delle sofferenze al ginocchio sinistro, infiammato nel compartime­nto esterno. La Lazio di Pioli era seconda in classifica il 12 aprile e chiuse il campionato al terzo posto, dietro alla Roma, il 31 maggio rischiando anche il sorpasso del Napoli al fotofinish. Nelle ultime otto giornate del girone di ritorno 3 vittorie, 3 sconfitte, 2 pareggi e soprattutt­o mai due vittorie consecutiv­e. Si può spiegare così la flessione di rendimento nell’ultima parte della passata stagione e la crisi tra fine agosto e inizio settembre con l’eliminazio­ne dalla Champions e le sconfitte pesantissi­me in trasferta con Chievo e Napo- li. Pioli non ha mai avuto la squadra al completo.

GOL. L’aspetto positivo di questa stagione riguarda il rendimento interno. La Lazio è stata spesso in affanno fuori casa, ma all’Olimpico ha saputo superare le difficoltà. Lo stadio romano si è trasformat­o in un fortino. Cinque vittorie in altrettant­e partite: 1-0 al Bayer Leverkusen all’andata dei preliminar­i Champions, 2-1 al Bologna, 2-0 all’Udinese, 2-0 al Genoa, 3-2 con il Saint Etienne in Europa League. Pioli cerca continuità e battere il Frosinone significhe­rebbe centrare la terza vittoria consecutiv­a in serie A (dopo il blitz di Verona) e la sesta stagionale all’Olimpico. Lo scorso campionato in casa si era concluso con due sconfitte fatali per la corsa al secondo posto: 1-2 con l’Inter (doppietta di Hernanes) il 10 maggio, 1-2 con la Roma nel derby del 26 maggio (il pareggio sarebbe stato inutile). Durante il ritiro di Au- ronzo, il tecnico emiliano indicò la direzione. «Per migliorare nel prossimo campionato dovremo ridurre il numero delle sconfitte in casa. Ne abbiamo perse sei. Troppe» disse Pioli. Sotto questo aspetto, la squadra biancocele­ste per adesso lo sta accontenta­ndo. L’altro dato da migliorare, e ancora non ci siamo, riguarda la capacità di gestire i diversi momenti della partita. Non è ancora equilibrat­a e matura la Lazio, non riesce a trovare la continuità nei novanta minuti, alterna fiammate di calcio spumeggian­te e in velocità a lunghe pause e cali di tensione. All’Olimpico, però, la Lazio fa gol con regolarità ed è andata a segno nelle ultime undici partite di campionato realizzand­o un totale di 25 gol. Una media elevatissi­ma, significa più di due gol a partita. L’ultima rete subìta all’Olimpico dai biancocele­sti risale alla prima giornata, LazioBolog­na 2-1, gol di Mancosu. Porta inviolata da 227 minuti.

Pioli in campionato non vince tre gare di fila da aprile La flessione senza Biglia e De Vrij

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BARTOLETTI Milinkovic e Felipe Anderson festeggian­o Hoedt

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