Corriere dello Sport (Roma)

Mihajlovic, il Milan pretende risposte

Tre sconfitte in sei gare, i dirigenti sono al suo fianco ma con il Napoli è vietato sbagliare. Serve una svolta

- Di Pietro Guadagno ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Vietato perdere. E’ vero che quello contro il Napoli è uno scontro diretto e può davvero accadere di tutto, ma il Milan non può permetters­i un’altra sconfitta. Sarebbe la quarta in sole 7 giornate e certifiche­rebbe un rendimento lontanissi­mo da quello atteso al via della stagione. Berlusconi, in settimana, è stato chiaro sull’obiettivo (« Possiamo andare in Champions»), ma ha anche fatto capire di non essere soddisfatt­o di quando fatto finora dalla squadra rossonera («mi consolo guardando l’avvio delle altre grandi»). Con queste premesse, la piena fiducia ribadita a Mihajlovic («Nessun problema con lui. E’ un bravo allenatore e una persona capace») conta fino ad un certo punto. La verità, infatti, è che il tecnico serbo è il primo a non potersi permettere altri passi falsi. Tanto che all’inizio della settimana si è ritrovato a dover chiarire una serie di decisioni prese in questo primo scorcio di stagione.

SCELTE DISCUSSE. Martedì scorso, assieme a Mihajlovic, Galliani ha affrontato di petto i giocatori, accusandol­i di troppi atteggiame­nti (o approcci) sbagliati. La verità però è che la società non ha compreso nemmeno alcune scelte del tecnico. Quali? Beh, l’esempio più evidente sono i due posti da titolare assegnati a Nocerino e Suso contro l’Empoli: poi sostituiti, non hanno più messo piede in campo. Ma si può aggiungere anche la sostituzio­ne di Bacca nel derby, quando c’era da recuperare lo svantaggio. O lo stesso colombiano inserito troppo tardi con il Genoa, gare nella quale De Jong si è ritrovato spesso e volentieri a fare, più che la mezz’ala, l’ala destra, palesando tutte le sue difficoltà. Qualche appunto ci sarebbe anche con Fiorentina e Udinese. In ogni caso, la sensazione è che siano state troppe le scelte non azzeccate.

NON ABBASTANZA. I risultati, comunque, sono l’aspetto più concreto di un avvio di campionato zoppicante. E’ vero che il Diavolo ha già affrontato sia la Fiorentina sia l’Inter, ovvero le prime della classe, ma quegli scontri diretti li ha sempre persi. E non ha compensato vincendo tutte le altre sfide. Domenica scorsa, infatti, è caduto in casa del Genoa. Senza dimenticar­e che non tutto è filato liscio nemmeno nelle altre gare. Con l’Empoli, ad esempio, i 3 punti sono arrivati più per fortuna che per merito, alla luce della cifra di gioco rossonera. Con l’Udinese, Montolivo e compagni ha rischiato di gettare al ven- to 3 gol di vantaggio con una ripresa dissennata. E qualche patema c’è stato pure contro il Palermo.

OCCASIONE SPRECATA. Ecco perché quello con il Napoli ha tutti gli elementi per diventare uno snodo fondamenta­le nella stagione del Milan e di Mihajlovic. Era difficile aspettarsi un avvio con il freno a mano tirato da parte della Juventus. Ma la stessa formazione partenopea, come la Roma, ha mostrato più di qualche incertezza. Ebbene, la colpa del Diavolo è stata quella di non essere stato capace di approfitta­rne, proprio nell’annata che doveva segnare il pieno rilancio. Ad aumentare la pressione, peraltro, ci sono i precedenti di Mihajlovic da allenatore contro il Napoli: nessuna vittoria, ma solo 5 pareggi e 4 sconfitte in 9 incroci. Sono in punti in meno che il Milan di Sinisa Mihajlovic ha conquistat­o in sei giornate di campionato rispetto alla scorsa stagione, quando la squadra rossonera era guidata in panchina da Pippo Inzaghi. Nove i punti raccolti dal tecnico serbo, undici quelli ottenuti dall’ex attaccante.

La società ha chiesto al tecnico serbo di chiarire alcune decisioni prese in questo avvio

Tanti nodi: da Suso e Nocerino titolari a sorpresa contro l’Empoli fino a Bacca sostituito nel derby

I problemi di Juve, Roma e Napoli hanno accentuato i rimpianti legati alla falsa partenza

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LAPRESSE Sono i gol subiti dal Milan in campionato nel primo quarto d’ora del secondo tempo: è la squadra che incassa più reti in serie A nei primi quindici minuti della ripresa. I rossoneri hanno subito gol in dodici delle ultime tredici partite di...

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