Corriere dello Sport (Roma)

La vendetta di Venus fa arrabbiare la Vinci

Semifinale a Wuhan: l’altra Williams innervosis­ce e batte Roberta

- Di Roberto Zanni

Questa volta a Roberta è mancata soltanto la vittoria, e per un soffio. Ma solo quella. Perchè la semifinale di Wuhan in Cina sembrava la copia di quella di New York: Vinci da una parte e Williams (prima Serena, ieri Venus) dall'altra, partita anche qui decisa al terzo set con l'azzurra ancora protagonis­ta anche per una parolaccia che le è scappata in terra asiatica.

A New York era successo perchè il pubblico, tutto impegnato a tifare Serena, non si degnava di applaudire i suoi colpi, a Wuhan invece per la furbizia di Venus che continuava a perde- re tempo, dopo ogni punto. « Non ho capito, ma (omissis), vuoi un tè, un caffè...».

E dall'altra parte Venus, fingendo davvero di non aver compreso il motivo delle lamentele dell'avversaria, le rispondeva con un «Excuse me?». Era il tie-break, 6-4 per l'americana, l'italiana al servizio, ma talmente innervosit­a da subire anche il settimo punto. Addio a Wuhan e anche alla possibilit­à di diventare la prima giocatrice quest'anno ad avere battuto entrambe le Williams, nelle ultime tre stagioni c'erano riuscite solo la Kerber (2102), Lisicki (2013) e Ivanovic (2014), mentre con Venus il bilancio complessiv­o ora è 0-4 con la tarantina però che per la prima volta è riuscita a strappare un set all'americana.

UNA BATTAGLIA. Ma è stata una battaglia, in tutti i sensi, e l'epilogo, certo per il risultato, ma soprattutt­o per come è stato raggiunto, non è piaciuto per nulla a Roberta, così incavolata che al momento di dare la mano a Venus, a rete a fine partita, l'ha fatto nel modo più glaciale e veloce possibile, senza nemmeno guardarla in faccia.

E così la vendetta Williams, anche se in modo non proprio limpidissi­mo, si è consumata. «Se potessi - ha poi detto la sorella più grande - darei questa vittoria a Serena per gli U.S. Open, ma sfortunata­mente non funziona così».

È proprio un dramma senza fine in casa Williams quella partita persa tre settimane fa, al punto che Venus, ha davvero fatto di tutto pur di dare un piccola gioia alla sorellina afflitta e ferita.

«Guardando la partita di New York - ha ammesso la vincitrice di ieri - ho imparato tanto da Serena». Anche come far spazientir­e l'azzurra. « Roberta ha giocato così bene - ha poi ammesso la vincitrice - ha avuto un match-point, così che sono stata fortunata ad aggiudicar­mi questa partita».

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Alla fine fredda stretta di mano Venus: «Se potessi regalerei la vittoria a mia sorella»

DA RIDERE. Dopo aver conquistat­o il primo set 7-5 e perso il secondo 2-6, Roberta ha avuto anche la palla del match sul suo servizio, sul 6-5, ma il rovescio è finito in rete. E al tie-break è successo di tutto con il giudice di sedia che non ascoltava le lamentele della Vinci, nemmeno un warning a Venus che, toccandosi la coscia sinistra malandata (ma non ha mai chiamato il medical time-out) ha fatto appello a tutta la sua esperienza (nel senso più ampio del termine) per vincere. L'hanno capito anche i cinesi al punto che dopo un 'sorry' della statuniten­se per un servizio non effettuato, altri secondi persi, si sono messi a ridere, mentre dall'altra parte della rete la Vinci era sempre più furibonda.

SETTE METRI. Una maratona durata due ore e 43 mi-

 ?? XINHUA ?? Roberta Vinci, 32 anni, tarantina, sbuffa per l’atteggiame­nto di Venus
XINHUA Roberta Vinci, 32 anni, tarantina, sbuffa per l’atteggiame­nto di Venus
 ?? GETTY ?? Venus Williams, 35, esulta
GETTY Venus Williams, 35, esulta
 ?? GETTY ?? Venus Williams, 35 anni
GETTY Venus Williams, 35 anni

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