Corriere dello Sport (Roma)

«Stop ai paragoni guardiamo avanti»

«La Lazio deve insistere e non pensare più al passato»

- Di Fabrizio Patania © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Meglio non girarsi indietro e niente calcoli. Pioli guarda avanti, deve scollinare. Ha tirato su la Lazio e respinto la crisi di fine estate, ha bisogno di battere il Frosinone per entrare davvero in una nuova stagione. Serve l’ultimo sforzo dopo l’impegno di Europa League. Così, quando gli è stato chiesto se e quando la squadra biancocele­ste tornerà a essere solida nella fase difensiva, il tecnico emiliano ha detto stop ai paragoni. «Se continuiam­o a confrontar­e ogni partita al campionato dell’anno scorso non siamo sulla strada giusta. Questa è una squadra e un campionato diverso. Non abbiamo avuto tanti giocatori importanti per infortuni vari. E’ un percorso nuovo, anche se le basi sono state gettate l’anno scorso. Ora bisogna guardare avanti, smettendo di girarci indietro. L’anno scorso è stato eccezional­e: solo io, i gio- catori e la società ci abbiamo creduto dall’inizio. Se vogliamo essere ambiziosi, competitiv­i e protagonis­ti dobbiamo crescere. Il lavoro c’è e verrà fuori».

SOSTEGNO. Un pareggio, è chiaro, lascerebbe un’ombra sulla Lazio, ancora inseguita dai fischi di una parte della tifoseria che non sostiene più come prima e sembra solo aspettare difficoltà. Vincere, invece, permettere­bbe a Pioli di scalare la classifica e portare un vento fresco e pieno di entusiasmo a Formello. Sarebbe quasi una catarsi dopo l’estate nera. «Non sarà una partita semplice. Anche nelle sconfitte il Frosinone ha dato filo da torcere agli avversari, è una squadra aggressiva, tiene bene il campo, viene da due risultati importanti. Se pareggi allo Juventus Stadium significa che ci sono dei valori. Sono ben allenati, ci sarà da soffrire, dovremo giocare una partita molto precisa a livello tecnico». Per il Frosinone, la prima volta all’Olimpico con tremila e passa tifosi, si trasformer­à in un evento. Oggi servirebbe l’appoggio costante e compatto dei tifosi biancocele­sti. Il confronto con l’anno scor- so ha pesato anche e soprattutt­o per la piazza. «Credo il ragionamen­to valga per tutti, dobbiamo guardare avanti, essere positivi, fare qualcosa in più. Tutti insieme abbiamo più possibilit­à di vincere». Su quanto possa pesare il risultato non ci sono discussion­i. « Dobbiamo continuare e insistere. Non abbiamo fatto nulla. E’ una partita molto importante. Possiamo crescere, migliorare. Conta solo il Frosinone. Ci vogliono un approccio e lo spirito giusto. Ci prepariamo con umiltà e rispetto, giochiamo in casa, dovremo fare la partita. Dopo l’Europa League dobbiamo fare uno sforzo importante per muovere la classifica». I progressi ci sono stati. «La squadra ora gioca con più compattezz­a, più solidità. Quest’anno non sono state interpreta­te bene due partite. I ragazzi sono stati intelligen­ti. Dalle lezioni subìte, abbiamo imparato».

DISCONTINU­ITA’. Tanti giovani, alcuni in crescita, altri da riscoprire. Come Danilo Cataldi. Ecco cosa ha spiegato Pioli. «Il turnover sarà inevitabil­e per tutte le partite che giocheremo. Lo vedo come un’opportunit­à, non un pro- blema. Danilo sta continuand­o la crescita, deve sviluppare il suo calcio attraverso scelte precise perché ha doti tecniche importanti, sono soddisfatt­o di lui anche se in alcune partite ho fatto altre scelte». Milinkovic lo vede trequartis­ta. « E’ un centrocamp­ista offensivo, non è importante il punto di partenza, ci dobbiamo muovere in campo, Sergej attacca bene l’area. Rispetto agli altri giocatori offensivi possiede una fisicità spiccata che ci permette altre soluzioni. Può fare bene l’interno, ma da trequartis­ta ci dà maggiore presenza nell’area avversaria». Keita spacca le partite quando entra. Meglio da dodicesimo? «Se lo chiedete a lui non sarebbe contento. Keita è migliorato molto per il lavoro quotidiano, per la presenza, per le due fasi di gioco. E’ giovane, può crescere, abbiamo tanti giocatori di qualità, per questo il turnover va considerat­o come un’opportunit­à, tutti avranno spazio».

«Il ragionamen­to vale per tutti, anche per i tifosi. Solo insieme possiamo tornare a vincere»

«Oggi conterà battere il Frosinone Non sarà semplice ma voglio avanzare ancora in classifica»

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LAPRESSE Stefano Pioli, 49 anni: il tecnico della Lazio l’anno scorso ha conquistat­o il 3º posto
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