Corriere dello Sport (Roma)

HOEDT Ora il Tiranno cerca conferme

Un gol in Europa League, il riscatto dopo la notte da incubo con Higuain. E oggi...

- Di Fabrizio Patania © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ha personalit­à Wesley Hoedt, non è solo l’idolo delle ragazze. Autoritari­o a dispetto dell’età. Van Basten era pronto a giurare sul suo talento. In Olanda, ai tempi dell’esordio con l’Az Alkmaar, lo avevano ribattezza­to il Tiranno. Oggi è la speranza di Pioli. De Vrij è ancora fermo ai box per guarire dall’infortunio al ginocchio sinistro che lo tormenta da diversi mesi: tornerà, assicurano a Formello, il 18 alla ripresa del campionato. Mauricio è squalifica­to e con il naso fratturato, Gentiletti alterna le sue prestazion­i, si sorregge sul mestiere e sull’esperienza, dopo l’infortunio dal punto di vista fisico non è ancora tornato al top. Tocca a Hoedt dare sostanza, solidità e forza al reparto difensivo, per la verità piuttosto ballerino in questo avvio di stagione. L’olandese, dopo due panchine di fila, è tornato titolare in Europa League e ha timbrato la propria prestazion­e con il gol. Gesto tecnico da applausi: non era facile toccare il pallone d’esterno da quella posizione e con il piede sinistro, più vicino alla porta. Quel gol gli ha restituito coraggio, entusiasmo e fiducia. Non si abbatte facilmente Hoedt e la prova del nove si può dire l’abbia superata con un battesimo di fuoco. Al San Pa- olo, nella serata peggiore della Lazio, incapace di proteggere i suoi difensori ed evitare l’uno contro uno (difficile per qualsiasi centrale), Hoedt s’è misurato con Higuain. Una partita da incubo, non l’ha quasi mai preso, è stato travolto, destino comune ai suoi compagni. Una cosa si può dire: dif- ficilmente gli potrà capitare di peggio. Deve migliorare nello stretto, rischia di essere infilato in velocità nei primi metri, poi si allunga con la progressio­ne. E’ quello il suo difetto, gli altri sono pregi. Vede il gioco, ha un buon piede, possiede il senso dell’anticipo, di testa è fortissimo. Può crescere ovviamente, consideran­do l’età: classe ‘94, ha appena compiuto 21 anni. Il ds Tare lo aveva inquadrato nello scorso autunno, provò a prenderlo a ggenaio, l’Az Alkmaar s’impuntò e la Lazio virò su Mauricio, prelevato dallo Sporting Lisbona e riscattato a giugno. L’investimen­to era già stato deciso: in prospettiv­a il club spera nella crescita di Hoedt da affiancare a De Vrij, leader dell’Olanda.

APPROCCIO. Oggi Hoedt, in coppia con Gentiletti, dovrà marcare Ciofani e Dionisi. Il centravant­i del Frosinone ha la stessa stazza atletica dell’olandese, l’ex Livorno lavora tra le linee, parte da lontano, è decisament­e più veloce e dinamico. Pioli completerà la linea difensiva con Basta sulla fascia destra e riproporrà Lulic in versione terzino sinistro. Nelle prove tattiche di ieri pomeriggio a Formello il bosniaco agiva da esterno basso e Radu si muoveva da difensore centrale. Un indizio preciso. A parte le scelte degli uomini conteranno la compattezz­a tra i reparti, l’attenzione, la predisposi­zione al pressing dal primi minuti. Per la difesa della Lazio, imbattuta sinora solo con Genoa e Udinese, si tratterà di un altro esame. Pioli ha chiesto l’approccio giusto: con Verona e Saint Etienne le distrazion­i sono costate un gol iniziale di svantaggio. La Lazio è riuscita a rimontare, è andata sotto nel primo tempo, ha avuto la forza per riequilibr­are la partita e vincerla. Un segnale positivo dopo un lungo periodo in cui alla prima difficoltà la squadra biancocele­ste naufragava e usciva di scena.

L’olandese in coppia con Gentiletti: dovrà marcare Ciofani De Vrij forse pronto il 18 alla ripresa

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LAPRESSE Wesley Hoedt, 21 anni, difensore olandese

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