Corriere dello Sport (Roma)

Rossi non può sbagliare più

«Se un tecnico non porta risultati, la tolleranza è zero»

- Di Furio Zara GETTY ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’avversario peggiore (la Juventus ricaricata dalla Champions) nel momento peggiore (due le sconfitte di fila per i rossoblù), per un Bologna che cercherà di essere migliore di quello che ha fatto vedere finora (poco). Delio Rossi resta, così si è espressa la società. Senza se e senza ma. Investito di una fiducia a prescinder­e il tecnico del Bologna prova in questa vigilia a grattare certezze alla crosta di una squadra che non ha ancora trovato il passo-campionato. Gli mancano giocatori pesanti (Donsah e Giaccherin­i infortunat­i, cui ieri si è aggiunto anche Taider), ritrova Gastaldell­o a quattro mesi dall’operazione e Brighi dopo quaranta giorni di stop, probabilme­nte cambia modulo (dal 4-3-3 al 4-23-1 che andrà in scena allo Juventus Stadium), manda all’e- same di maturità la batteria di Under 21 che si ritrova in casa (Ferrari, Masina, Diawara) e attende Destro, come i bimbi un regalino la notte di Natale. «Dobbiamo far scattare la scintilla. E dobbiamo farlo da soli. Molti dei miei ragazzi da bambini sognavano di giocare in posti come lo Juventus Stadium, ecco, questa è la loro occasione. Queste sono partite che si preparano da sole. Ci manca il leader? Bè, la leadership ce la deve dare il gioco». Che ancora latita, però. Ma Rossi non se ne fa un cruccio. La classifica rischia di diventare zavorra. «Però meritavamo di avere cinque punti, ne abbiamo persi due (contro Sassuolo e Udinese, ndr)». L’ultimo Bologna in versionetr­asferta (a Firenze dieci giorni fa) ha puntato sul catenaccio, sperando di sfangarla; ma dopo un’ora di gioco, il muro è crollato. «Se giochiamo come abbiamo fatto a Firenze - dice Rossi - allora perdiamo. Questa squadra alla prima difficoltà si perde subito. Ai giocatori cerco di far capire che prendere un gol non è la fine del mondo...». Il Bologna ha festeggiat­o proprio ieri - 3 ottobre - i 106 anni di storia. Rossi coglie l’occasione al volo, come si fa alle giostre, quando dall’alto fanno scendere la codina. «E allora speriamo di farci un bel regalo».

IL RICORDO. L’ultima vittoria del Bologna in casa Juve risale al 26 febbraio del 2011: fu la notte magica di Marco Di Vaio (oggi club manager dei rossoblù) che segnò una doppietta a Buffon. Tempi andati, ricordi in naftalina. Rossi ha altro a cui pensare. Anche i silenzi estivi sul mercato che stentava a decollare sono il passato. «Quando firmo un contratto io sposo il progetto della società». La stessa società che oggi lo conferma, al netto di quello che succederà allo Juventus Stadium. Chiamato in causa sui rischi di un esonero, Rossi se la cava con realismo. «So bene come funzionano le cose in questi casi. Se non arrivano i risultati la tolleranza è zero».

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Delio Rossi, 54 anni

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