Corriere dello Sport (Roma)

Il Cesena torna in vetta dopo due anni: Livorno ko

Confermata la legge del Manuzzi: tre vittorie su tre partite disputate con cinque reti segnate e zero subite

- Di Massimo Boccucci

CESENA (4-2-3-1): Gomis 6; Perico 6 Capelli 6,5 Caldara 6 Mazzotta 6,5; Kessie 7 Sensi 7,5; Ragusa 7 (43’ st Renzetti sv) Molina 6,5 Garritano 6 (35’ st Kone sv); Djuric 5 (31’ st Succi 5,5). A disp.: Agliardi, De Col, Lucchini, Magnusson, Varano, Moncini. All.: Drago 7. Falli fatti: 17 Fuorigioco fatti: 1 LIVORNO (4-2-3-1): Pinsoglio 6,5; Calabresi 5,5 Ceccherini 5 Lambrughi 5,5 Kukoc 5; Schiavone 5 Luci 6; Aramu 5 (34’ st Biagianti sv) Pasquato 5,5 Vajushi sv (18’ pt Jelenic 5,5); Bunino 5 (41’ st Comi sv). A disp.: Ricci, Maicon, Gasbarro, Palazzi, Cazzola, Moscati. All.: Panucci 5. Falli commessi: 22 Fuorigioco fatti: 2 ARBITRO: Chiffi di Padova 5,5. Guardaline­e: Mondin e Raparelli. Quarto uomo: Martinelli. MARCATORE: 19’ st Sensi (rig.). AMMONITI: Mazzotta (C), Pasquato (L), Kessie (C), Ceccherini (L), Sensi (C), Perico (C), Lambrughi (L) per gioco falloso, Jelenic (L) per comportame­nto non regolament­are. NOTE: spettatori paganti 2.035 per un incasso ai botteghini di 18.705,00 euro; abbonati 9.715 per un rateo di 38.374,58 euro. Angoli: 7-3 per il Cesena. Rec.: 3’ pt, 4’ st. E’ come al luna park quando si accendono le luci e la gente si diverte, così il Cesena per tornare in testa alla classifica passati quasi due anni sceglie una partita da spellarsi le mani che il Livorno perde dopo averci capito poco o niente dall’inizio alla fine. Per Drago è la conferma del fattore-Manuzzi (tre vittorie su tre gare disputate con cinque reti segnate e zero subite) e di un gruppo che scoppia di salute (dieci punti nelle ultime quattro gare), mentre Panucci nel secondo ko di fila e per la prima volta a secco di gol, paga l’atteggiame­nto rinunciata­rio e le assenze di Vantaggiat­o e Fedato. I bianconeri, privi di Cascione, Ciano e Rosseti, si godono il talento di Stefano Sensi, classe 1995, tornato alla base dopo due stagioni in Lega Pro: il centrocamp­ista ha grande personalit­à, lo si vede nelle giocate e anche quando va sul dischetto per decidere la partita spiazzando Pinsoglio nel suo primo gol in Serie B. La combina grossa nella ripresa Ceccherini che, su un fallo laterale di Mazzotta, s’incarta su Molina buttandolo giù. Rigore e storia scritta. Il Cesena raccoglie in quel momento i frutti del dominio che fin lì aveva portato diverse occasioni, compreso un palo interno di Ragusa dopo 12’ su un velenoso tiro-cross in diagonale.

TANTA SPINTA. Il pallino del gioco stabilment­e in pugno e una spinta a tratti dirompente dovrebbero bastare per sfondare. Al monologo bianconero servono tempo e pazienza, correndo zero rischi con la difesa che ritrova Capelli titolare dopo un mese e mezzo, mentre agli attacchi manca la finalizzaz­ione. Non c’è lo stoccatore che sappia sfruttare il gran lavoro aggirante. Ragusa è il più propositiv­o e pericoloso: si fa trovare pronto in area dopo un minuto e mezzo con un tiro rimpallato da Ceccherini, prima di prendere il legno che fa tremare i labronici. Ci provano Kessie (7’), che va al tiro non trattenuto da Pinsoglio, e Garritano (17’) con deviazione di Lambrughi e il portiere che blocca. Il Cesena sblocca e poi legittima nel finale quando Succi si divora un gol (36’) e Pinsoglio salva sulla sventola di Ragusa.

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LAPRESSE L’esultanza del baby Sensi

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