Corriere dello Sport (Roma)

Nibali: «Il Lombardia per chiudere bene»

«Ma il percorso è duro e qui la vittoria mi è sempre sfuggita»

- Di Ruggero Quadrelli ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tutto negli ultimi 70 km, tante salite, un percorso severo. Sarà palcosceni­co per Vincenzo Nibali? Il campione d'Italia ci spera, è convinto di essere sorretto da una forma accettabil­issima, peraltro confermata mercoledì con la vittoria per distacco nella Tre Valli Varesine, e auspica che percorso, gambe e polmoni lo mettano nella condizione di creare un divario con il resto della truppa. Insomma, Nibali nell'odierno Giro di Lombardia parte con i favori del pronostico.

Al di là del difficile ruolo di candidato a riportare un italiano in prima fila dopo sette anni di digiuno, vorrebbe riuscire legare questo sogno con il senso di un'impresa, di un'azione da lontano che la strada, le salite e le condizioni meteo (si annunciano perturbate), potrebbero favorire. Nibali ha visionato venerdì gli ultimi 45 km, dalla litoranea lariana di Nesso, alla salita di Civiglio che verrà affrontata da un inedito versante, a quella di San Fermo della Battaglia già a ridosso dell'arrivo a Como. Nella ricognizio­ne è stato accompagna­to dal varesino Ivan Santaromit­a, già campione d'Italia 2013, in scadenza di contratto con la Orica Green Edge e possibile uomo-Astana nel 2016.

« E' decisament­e un percorso duro - ammonisce Nibali - sono strade che non lasciano scampo. O vai per fare la gara, o ti fermi». E aggiunge: «La gamba è buona, nelle ultime corse disputate in Italia, dall'Agostoni alla Bernocchi, al Memorial Pantani, al Gp di Prato, alla Tre Valli Varesine sono sempre arrivato fra i primi 5, con due vittorie. E' un bilancio che mi convince a interpreta­re in positivo il Lombardia, a puntare a una vittoria che qui mi è sempre sfuggita, a consentirm­i di chiudere in gran spolvero la stagione». Il finale? «E' complicato in quanto arrivi al Civiglio e al San Fermo portandoti nelle gambe la fatica delle salite della prima metà corsa: Colle del Gallo, Colle Brianza, Ghisallo e soprattutt­o Muro e Colma di Sormano, con pendenze che arrivano al 25%». Il punto per una netta selezione? «Dovesse piovere, così come indica il meteo, ogni metro del percorso può nascondere insidie e pertanto creare situazioni nuove in corsa. Sulla carta il Civiglio sembra il punto-chiave per attaccare».

Ma conoscendo­lo, Nibali potrebbe anche non seguire una logica e improvvisa­re. Lo fece anche al Lombardia 2011 quando allungò sul Ghisallo, ai meno 45, portò il margine sugli inseguitor­i a 2' ma a 17 km dall'arrivo di Lecco rimase senza gambe e inesorabil­mente risucchiat­o. Parallelam­ente a Nibali, ma in ammiraglia, anche Martinelli ha effettuato una propria ricognizio­ne: «Per studiare strategie di corsa, valutare insidie, cercare di memorizzar­e il percorso, capire come può muoversi la squadra che sarà orfana di Aru e Tiralongo in quanto corrono in Kazakistan. Al fianco di Nibali ci saranno Scarponi, Diego Rosa, Landa, Cataldo, Vanotti, Agnoli e il 21enne colombiano Lopez». Martinelli da direttore sportivo nel 2004 alla Saeco, vinse con Damiano Cunego.

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ANSA Vincenzo Nibali, 30 anni, in azione ai recenti Mondiali
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GETTY Daniel Martin, 29 anni, irlandese
 ?? ANSA ?? Il belga Philipp Gilbert, 32 anni
ANSA Il belga Philipp Gilbert, 32 anni

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