Corriere dello Sport (Roma)

Totti: Roma, una vittoria importante

«La pausa ci servirà, recuperiam­o le energie». Emerson e Gyomber, debutto tra i sorrisi

- Di Roberto Maida ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Certi dettagli non passano inosservat­i, quando vengono analizzati a posteriori. E così il tweet di incoraggia­mento comparso in mattinata sul profilo di Rüdiger, ritratto in foto con Totti, Dzeko e l'emarginato Cole, ha trasmesso il senso di una giornata diversa dalle altre. Di una Roma che si compatta davanti alle difficoltà e che non si nasconde davanti ai propri doveri. Era una domenica sdrucciole­vole, dopo la sciagurata spedizione bielorussa. Si poteva superare soltanto con il supporto collettivo. Tutti insieme, anche chi non gioca e si sta curando a Trigoria. A cose fatte non è un caso che proprio Totti, attraverso il blog personale, esprima il punto di vista del gruppo: «La vittoria di Palermo è importanti­ssima. Ora arriva la pausa: cer- chiamo di recuperare le energie per affrontare il prossimo ciclo di partite con l'organico al completo». Con Totti, con Dzeko, con Keita, e pure con Rüdiger appiedato dalle ginocchia gonfie. C'è urgente bisogno di rinforzi abili e arruolati.

VENTICINQU­E. Intanto però Rudi Garcia ha saputo annodare sulle radici dell'emergenza una squadra molto logica e ordinata. Divertente, persino. Ha devastato il Palermo nel primo tempo, confermand­o di essere il miglior attacco della Serie A, per poi arretrare il baricentro e chiudere la partita con un 4-4-11 stranissim­o: sulle fasce del centrocamp­o c'erano un difensore centrale, Gyomber, e un terzino sinistro, Emerson. Sono proprio loro, gli esclusi della lista Champions, i due esordienti di giornata. Erano più freschi, per questo sono entrati. E hanno portato a 25 il totale dei giocatori utilizzati in queste prime 7 giornate di campionato. Il dato si può leggere in due modi opposti: la Roma ha una rosa più ampia di ciò che si creda oppure la Roma non ha ancora una sua precisa fisionomia.

FELICITA'. Però ora concentria­moci sulle umane reazioni. Nei loro occhi si legge finalmente un senso di compiutezz­a. Di utilità alla causa. Norbert Gyomber, che resta un nazionale slovacco, chiarisce: «Il mio ruolo è difensore centrale ma posso anche giocare terzino. Ho giocato anche da mediano. In ogni caso deve decidere l'allenatore, che in questo caso posso solo ringraziar­e. Sono molto contento di aver esordito con la maglia della Roma». Anche se in una posizione insolita si è battuto, ha contrastat­o. E poi ha partecipat­o alle mischie in area, compito al quale Garcia l'aveva destinato, per cercare di sfruttare il fisico. Il Palermo ha segnato lo stesso su calcio piazzato ma pazienza: «Non so cosa sia successo nel secondo tempo. Ci siamo un po' addormenta­ti. Ma grazie a Gervinho abbiamo chiuso la partita». Gyomber ha debuttato a Palermo da ex catanese, mentre Emerson Palmieri era un ex e basta. Zamparini non lo rimpiange, ne parla male, e lui stesso non sembra guardarsi indietro con commozione: «Non potevo immaginare un debutto migliore. Ho giocato e abbiamo vinto. E' proprio un bel momento nella mia vita, ora posso lottare per traguardi ambiziosi. In passato gli obiettivi erano differenti». Forse si riferiva proprio al Palermo che l'ha snobbato lasciandol­o partire per Roma: a volte le scelte sono davvero vantaggios­e per tutti.

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ANSA Norbert Gyomber in azione sul terreno di gioco del Barbera

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