Corriere dello Sport (Roma)

Rossi: Un rigore qui lo prevedo sempre...

La società gli conferma la fiducia, l’ad Fenucci: «Nessun dubbio, avanti con Delio»

- Fu.za. ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sopravviss­uto a tutto. Come Matt Damon, nell’omonimo film al cinema in questi giorni. Delio Rossi resta al suo posto. Il Bologna è una navicella che gravita in un paesaggio lunare da incubo, ma il suo comandante ha pieni poteri. E continuerà a guidare lui l’astronave, che da qualche parte dovrà pur approdare. La sesta sconfitta in sette partite non scalfisce il progetto del Bologna. « Rossi sta facendo un buon lavoro. Non abbiamo mai avuto dubbi su di lui: si va avanti così». E’ l’ad del club Claudio Fenucci a presentars­i in zona mista, per ribadire la scelta della società. Per citare il poeta De Gregori: c’è solo un po’ di nebbia che annuncia il sole, andiamo avanti tranquilla­mente. La sosta - che spesso in passato si è rivelata la buca per altri allenatori del Bologna - per Rossi si prospetta come un piedistall­o. « Avrà ancora tempo per lavorare e migliorare questa squadra». Fenucci non ha dubbi. Rossi sposta in là i paletti: dopo la sosta lo attende un calendario che prevede Palermo, Carpi, Inter, Atalanta e Verona. I punti per salvarsi dovrà cominciare a grattarli là. Intanto la classifica riporta tutti a tempi cupi. L’ultima volta che il Bologna si trovava da solo all’ultimo posto era il 20 ottobre del 2013, due anni fa. I rossoblù guidati da Pioli avevano appena perso contro il Sassuolo (2-1), il tecnico rimase altri due mesi in agonia, poi fu cacciato. Al suo posto Ballardini, ma il Bologna retrocesse comunque in B.

LE PROTESTE. Delio Rossi si presenta in sala stampa con un’espression­e affaticata. Si era illuso, ma le illusioni, se non poggiano su basi solide, sono anelli di fumo. Gli viene chiesto se ha avuto modo di confrontar­si con i dirigenti. «No, non ho ancora parlato con nessuno. Rischio? Io lavoro, sono un dipendente e mi rimetto alle decisioni della società». Pochi minuti dopo sarà l’ad Claudio Fenucci a blindarlo. Il tecnico punta il dito sul rigore: «Io un rigore così a Torino lo metto sempre in preventivo... Siamo stati dei polli». Per descrivere la situazione attuale del Bologna, Rossi usa questa immagine: « Mi è già capitata una situazione simile a Lecce, e come Ulisse ci mettemmo i tappi nelle orecchie e andammo avanti. E’ questo che bisogna fare: andare avanti. Quello era un gruppo solido poi a gennaio ci sono stati innesti e ci salvammo. Se i risultati non vengono io mi ritengo responsabi­le».

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LAPRESSE Mattia Destro, 24 anni: è ancora a secco in campionato

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