Il Bari di Nicola duttile e da A
Saper giocare con assetti diversi sarà un’arma letale
Altalenante e ondivago nelle sue prime apparizioni, poco convincente, inopportuno e disastroso come a Crotone, il Bari cresce e comincia a funzionare finalmente proprio come se l’era immaginato Davide Nicola. E’ il tecnico piemontese l’artefice principale della prima vittoria in trasferta di questo campionato. Un’affermazione meritata e sofferta, nata non solo dalla determinazione della squadra, brava a non rassegnarsi a un altro passo falso. Ma non è stato soltanto il cuore di Maniero e compagni a determinare lo scatto in avanti decisivo nella visita ai laziali. Attendista e solido nell’iniziale 4-23-1, l’undici pugliese ha avuto la capacità di adattarsi alle disposizioni del proprio allenatore che, nell’ultima mezzora, dopo aver martellato il Latina costringendolo ad arretrare - complice per la verità anche qualche infortunio di troppo patito da Iuliano -, lo ha costretto alla resa, vincendo in rimonta.
ASSETTI DECISIVI - Decisivo il cambio di assetto da cui è scaturita la maggiore spinta sulle fasce con la conseguente avanzata di Sabelli e Defendi liberati da compiti difensivi. Ma Nicola è stato anche abilissimo a preparare il terreno all’innesto di Rosina, sistemato tra le linee a svariare per aprire il pacchetto difensivo della squadra avversaria, abbassatasi a difesa dello striminzito vantaggio. Donati a centrocampo ha inoltre assicurato maggiore consistenza anche alla supremazia territoriale dei baresi. La mossa-Rosina, peraltro, aveva già dato frutti copiosi nell’incrocio con l’Avellino, spigoloso e tutt’altro che scontato. Una magia dell’ex fantasista catanese aveva messo De Luca nella condizione di colpire e affondare gli irpini. A Lati-