Che forza super Pittman!
Il pivot domina (19 punti e 9 rimbalzi) e affonda Venezia
Pagelle- BOLOGNA: Pittman 8,5, Vitali 7, Gaddy 7, Williams 6, Fontecchio 7,5, Mazzola 6,5, Odom 6,5, Ray 7. All. Valli 8. VENEZIA: Peric 5, Goss 5,5, Bramos 5, Tonut 6, Jackson 6,5, Green 5, Ruzzier 6, Owens 5,5, Ress 5,5, Ortner 6,5, Viggiano 5,5 All. Recalcati 5,5. Il migliore: Pittman La chiave: la difesa Virtus nell’ultimo quarto e l’antisportivo di Viggiano. E’ subito Pittman. Bologna rovina col suo pivot la festa di Charlie Recalcati, arrivato alle 900 panchine, firmando la prima sorpresa con un finale di rara efficacia. L’accelerazione difensiva, imposta a partire dagli italiani, lascia senza fiato una delle favorite del campionato. Il 12-0 maturato nell’ultima parte, e aperto da un antisportivo col quale Vig- giano s’illude di poter fermare l’incontenibile centro, decide il match. Portato a casa dalla freddezza di Ray e soprattutto da Fontecchio, autore dei canestri decisivi che riempiono i taccuini degli osservatori dei Celtics, arrivati per lui.
La Virtus ha acquistato Pittman per risolvere i problemi sotto i tabelloni, e il pivot texano è una polizza. Non abbastanza però da migliorare sensibilmente la percentuale della squadra (33% da due), subito meglio dall’arco (40% finale), in avvio con le triple di Mazzola, che in avvicinamento. Venezia, al contrario fredda da tre punti, arriva comunque presto al +10 (20-30 al 14’) grazie ai registi di riserva come Jackson e Ruzzier, o ai lunghi solidi come Ortner. In realtà la Obiettivo Lavoro, escluso Pittman, ha difficoltà a co- mandare nelle due aree, soffrendo anche Owens. Ma ha sempre la carta dell’energia da giocarsi. Utile, assieme ai primi canestri di Odom, per evitare fughe pericolose e riportarsi vicina (31-35).
Eppure, la tendenza ad avere di più dai rimpiazzi resta intatta col passare dei minuti. Così l’Umana non cambia mai ritmo, e la Obiettivo Lavoro ha modo di organizzarsi. La 3-2 ospite resta indigesta, però Bologna cresce con Gaddy, e nell’ultimo giro sprinta meglio di Nibali. L’uomo dei sogni resta Pittman, che ha già tolto Owens dal match per falli, e ribatte colpo su colpo all’ottimo Ortner. Viggiano spende l’antisportivo, senza evitare il canestro dell’ex Miami. Venezia si smonta qui, tra i recuperi di Vitali e i cesti di Fontecchio.