Ascoli-Pescara, mai così derby
Petrone, fresco di rinnovo sino al 2017, contro l’emergente Oddo in una gara ricca di mille storie
Ammettiamolo, se ne sentiva parecchio la mancanza. Il derby dell'area centraleversante adriatico una ventina d'anni fa era un'istituzione, poi varie vicissitudini hanno separato di categoria i due club per molto tempo. In maniera democratica, va detto, nel senso che non c'è lo "sfigato" e il "figlio di papà", piuttosto tutti e due hanno assaggiato il pane duro della terza serie pur continuando a sognare la A. Per ora devono accontentarsi della B, un giusto compromesso. A dire il vero si è trattato di un riallineamento imprevedibile appena tre mesi fa. Infatti, l'Ascoli sembrava destinato e restare impigliato in Lega Pro, mentre il Pescara correva spedito verso l'Olimpo. Poi, l'inchiesta Dirty Soccer (con la penalizzazione del Teramo) e una traversa di Melchiorri al 93’ della finale play off di Bologna hanno rimescolato i destini. Comunque, la sfida di domenica (ore 20,30) al "Del Duca" è un incrocio pericoloso che può schiudere la strada ad ambizioni. L'Ascoli del presidente Francesco Bellini, facoltoso imprenditore marchigiano-canadese, non è la solita matricola, anzi, non vi somiglia per niente. Il Pescara oltre a poter contare su un allenatore predestinato, Massimo Oddo, sul mercato ha catalizzato i migliori giovani e l’ultimo capocannoniere, Andrea Cocco. Allora, che dire? Buon divertimento ai 10mila che se la vedranno dal vivo!