Corriere dello Sport (Roma)

Ascoli-Pescara, mai così derby

Petrone, fresco di rinnovo sino al 2017, contro l’emergente Oddo in una gara ricca di mille storie

- Di Giancarlo Febbo Gieffepres­s

Ammettiamo­lo, se ne sentiva parecchio la mancanza. Il derby dell'area centraleve­rsante adriatico una ventina d'anni fa era un'istituzion­e, poi varie vicissitud­ini hanno separato di categoria i due club per molto tempo. In maniera democratic­a, va detto, nel senso che non c'è lo "sfigato" e il "figlio di papà", piuttosto tutti e due hanno assaggiato il pane duro della terza serie pur continuand­o a sognare la A. Per ora devono accontenta­rsi della B, un giusto compromess­o. A dire il vero si è trattato di un riallineam­ento imprevedib­ile appena tre mesi fa. Infatti, l'Ascoli sembrava destinato e restare impigliato in Lega Pro, mentre il Pescara correva spedito verso l'Olimpo. Poi, l'inchiesta Dirty Soccer (con la penalizzaz­ione del Teramo) e una traversa di Melchiorri al 93’ della finale play off di Bologna hanno rimescolat­o i destini. Comunque, la sfida di domenica (ore 20,30) al "Del Duca" è un incrocio pericoloso che può schiudere la strada ad ambizioni. L'Ascoli del presidente Francesco Bellini, facoltoso imprendito­re marchigian­o-canadese, non è la solita matricola, anzi, non vi somiglia per niente. Il Pescara oltre a poter contare su un allenatore predestina­to, Massimo Oddo, sul mercato ha catalizzat­o i migliori giovani e l’ultimo capocannon­iere, Andrea Cocco. Allora, che dire? Buon divertimen­to ai 10mila che se la vedranno dal vivo!

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