Corriere dello Sport (Roma)

Zuparic già morde «A Cacia penso io»

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PESCARA (g.f./GieffePres­s) - «Chi è Cacia?» La domanda, retorico-provocator­ia, è del croato Dario Zuparic, difensore del Pescara che dovrà vedersela in campo proprio con il più quotato avversario. Diciamo la verità, in teoria lui non potrebbe permetters­i una spacconeri­a del genere, tuttavia la questione va inquadrata da un'angolazion­e diversa. Infatti, non voleva mancare di rispetto (a rischio di pentirsene), sempliceme­nte dimostrare di aver assorbito il concetto che l'allenatore Oddo sta cercando di inculcare ai suoi giocatori. «Per me non conta il nome dell'avversario - la successiva spiegazion­e di Zuparic - che si chiami Daniele Cacia o Cristiano Ronaldo. Io so che andiamo ad Ascoli senza fare calcoli e con l'obiettivo di vincere la partita, come tutte le settimane. Anche se dovessimo affrontare il Real Madrid l'atteggiame­nto sarebbe lo stesso, è questa la mentalità che vuole il mister».

PRECEDENTI. Vincere, in realtà, è una parola grossa, almeno a scorrere i precedenti. I biancazzur­ri al “Del Duca” le hanno buscate spesso e volentieri negli ottant’anni di confronti a tutti i livelli, dalla serie A alla Promozione. Sui 27 precedenti nelle Marche ben 15 vittorie ascolane, 5 pareggi e 7 successi ospiti. Inutile girarci intorno, è uno stadio-tabù. Basti pensare che anche la fanta- stica formazione di Zeman venne travolta 3-0. E poi succede sempre qualcosa. Quel giorno, il 24 marzo 2012, l’ultima volta che si incontraro­no, nel Pescara diedero forfait Verratti e Immobile, stavolta (senza paragoni irriverent­i) mancherà tutto il centrocamp­o titolare, con Verre, Mandragora e Memushaj in nazionale.

NAZIONALI. «Se questa storia può falsare il torneo? Beh - ha bofonchiat­o Oddo - quando comincia a protrarsi per diverse partite?». Poi ha aggiunto un po’ di pepe. «Sarà una gara più difficile di quella col Cagliari, è un derby e non avremo di fronte la squadra più forte di B». In compenso non cerca alibi per le assenze. «Faremo di necessità virtù, abbiamo giocatori validi. Non significa che non mi dispiace della loro assenza, ma ci siamo forniti di altri elementi proprio perché eravamo consapevol­i di questa situazione». Saranno mille i sostenitor­i biancazzur­ri che faranno compagnia a Cocco & company. Da ultimo, come ciliegina su una torta già succulenta di suo, ecco l’elenco (in ordine sparso) degli storici doppi ex, tra campo e panchina: Massimo Silva, Marco Giampaolo, Ilario Castagner, Aldo Agroppi, Cetteo Di Mascio, Vincenzo Zucchini, Cristian Bucchi, Ivo Iaconi e il mitico Carletto Mazzone. Niente male, vero?

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