La regola del silenzio per ripartire
Critiche severe sui rossoneri ma De Zerbi resta concentrato
Si dice sia diventato un derby tra "decadute", ma Foggia e Lecce hanno probabilmente qualcosa da dire al campionato ben più di quanto non l'abbiano fatto sinora. Scalpita la formazione di De Zerbi, ormai accerchiata da una critica un po' troppo intransigente e rigorosa: è in serie positiva da due giornate (una vittoria e un pareggio), l'inizio claudicante sembra alle spalle (un punto in tre partite) eppure una frangia del tifo si è stufata di attendere che i roboanti annunci estivi diventino realtà. Per questo Foggia in silenzio stampa, squadra concentrata nella preparazione pre-derby. Sembra di percepire il mugugno e la rabbia dello spogliatoio pronto a esplodere in un urlo libe- ratorio se le cose dovessero andare come nell'entourage rossonero tutti auspicano. L'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Un anno fa il Foggia era al meglio del suo momento storico (in serie positiva da ben undici turni) quando li- quidò i giallorossi di Franco Lerda nel finale allo Zaccheria con una doppietta di Sarno. Il Lecce aveva sfiorato il vantaggio con un bolide stampato sulla traversa di Moscardelli, quando si dice il destino. Fu quella partita a consacrare il Fog-
Quest'anno però è diverso, la formazione di De Zerbi punta dichiaratamente ai play off se non a qualcosa di più. La società è ambiziosa e forse anche un po' impaziente di veder sbocciare i frutti, si spiegherebbe anche così la decisione di mettere il bavaglio a tecnici e calciatori. Parla solo il presidente, Lucio Fares, che a inizio di settimana ha chiesto "pazienza" per questo gruppo e manifestato ampia fiducia sul prosieguo della stagione: « Non conta essere a metà classifica dopo cinque partite, conta saper arrivare fino in fondo. Io sono fiducioso, vedrete che il nostro cammino migliorerà», il messaggio lanciato ai tifosi.
LA CHANCE.
Sarno ha rimediato un colpo ma sarà della partita Agostinone torna sulla sinistra