Ferrari 488 Spider, l’arte della velocità
La scoperta del gioiello rosso è una scultura da 669 cv, simbolo del made in Italy
La 488 Spider è la più puntuale spiegazione del perché quando noi italiani decidiamo di cercare il punto di equilibrio tra l’armonia delle forme e l’innovazione tecnologica, bé, siamo insuperabili, e non ci batte proprio nessuno. Se esiste una sinfonia della meccanica (esiste, lo sapete) la si trova in quest’ultimo gioiellino della Ferrari che abbiamo avuto il privilegio di testare, in una di queste mattine di fortuita luce autunnale, lungo le strade delle colline romagnole che - dal borgo di San Leo alle saline di Cervia - declinano con antica pazienza verso il mare, fregandosene dell’urlo scomposto delle tangenziali. INNOVAZIONE E TRADIZIONE. Dunque: la 488 Spider - presentata al Salone di Francoforte di metà settembre - è tra noi. Dal colore, il « Blu corsa» (scelta coraggiosa ma azzeccata, le forme ne beneficiano: enfatizzate a dovere, sono lì a dimostrarlo) al telaio all’avanguardia (undici diverse leghe di alluminio), dalle griglie tridimensionali per le prese d’aria all’assenza del turbolag (con un ritardo di risposta all’acceleratore di soli 0,8 secondi), dal tet- to rigido ripiegabile (l’RHT, il Retractable Hard Top già visto sulla precedente 458 Spider) che riduce il peso di 25 kg. rispetto al tetto in tela e porta a 14” il tempo richiesto per l’operazione di apertura e chiusura fino al comfort acustico e climatico in cui si è immersi nel nostro viaggiare (occhio al wind-stop in vetro regolabile in tre diverse posizioni); tutto nella 488 Spider è futuro che poggia sulla tradizione, tutto è tentativo di spingere la tecnologia all’estremo.
PUNTO D’ARRIVO. E a questo si pensava: che ci sono scrittori e poeti e artisti che cercano la loro ispirazione lanciando sguardi pallidi e assorti fuori dalla finestra e altri che invece si sporcano le mani, si imbrattano di realtà, abitano il loro tempo. A Modello: Ferrari 488 Spider Motorizzazione: 3.9 V8 DCT, 8 cilindri a V di 90° Potenza: 3902 cc pr 669 cv Cambio: robotizzato 7 rapporti più retromarcia, trazione posteriore Velocità max: 325 km/h Accelerazione 0-100 km/h: in 3”, 8”7 fino a 200 km/h Dimensioni: lunghezza 4,570 m larghezza 1,950 m altezza 1,210 m Consumo medio: 11,4 l/100 km Emissioni CO2: 260 gr/km Prezzi: 235.700€
noi piace pensare che i progettisti di questa Spider 488 appartengano a questa seconda schiera, consapevoli come sono che anche la più innovativa delle idee deve essere calata in un tempo che ci appartiene, quello che viviamo tutti i giorni.
Per questo l’armonia di questo modello 8 cilindri, come nella migliore tradizione della Ferrari, è il risultato di una storia partita da molto lontano. Per questo va sottolineato lo straordinario risultato raggiunto con valori di rigidità torsionale e flessionale uguali a quello della versione coupé, dove il tetto è elemento strutturale, ma migliorati del 23% rispetto a quello della 458 spider; non è altro che il punto di arrivo (per ora) di un percorso antico.
ECCELLENZA. Sportiva ed elegante allo stesso tempo, la 488 Spider ha prestazioni di eccellenza - l’abbiamo visto - con tempi di risposta praticamente immediati che vengono esaltati dai percorsi tortuosi: 0.06 secondi dall’input volante, il 9% in meno rispetto alla spider precedente.
Detto che prima o poi bisognerà mettersi d’accordo non tanto sul concetto di opera d’arte (il David di Donatello) quanto su quello altrettanto dignitoso di «lavoro ben fatto» (la treccia di nostra figlia al centosedicesimo tentativo), viene da pensare che tra un bilione di anni (ma forse meno) gli abitanti di questo pianeta guarderanno alla 488 Spider come si guarda ad una delle più preziose testimonianze di come la meccanica sia stata capace di tramutarsi in sinfonia musicale (arte?). Per ora siamo noi frequentatori del 2.0 a goderne. Non è poco. Ma abbiamo il sospetto che sarà già abbastanza, quando entrerà in scena il prossimo modello sfornato dal Cavallino Rampante.
Impiega 3” per toccare i 100 km/h ma può arrivare fino a 325 km/h Costa 235.700€