Under 21, riecco Berardi: la convocazione per il riscatto
Bernardeschi è squalificato, Di Biagio pronto a chiamare l’altro mancino. Che nel frattempo ha deluso Conte...
Un piede di qua e uno di là. Più in Under 21, però. Perché a questo punto serve più a Di Biagio; e perché comunque Conte non ci è rimasto benissimo. Domenico Berardi il prossimo mese tornerà quasi certamente a far parte del gruppo degli azzurrini: per lui il discorso legato alla nazionale maggiore sembra rimandato. La chanche era arrivata, un paio di settimane fa, quando il mancino di proprietà della Juve e in prestito al Sassuolo - era stato depennato dall’elenco dei convocati di Under 21 e chiamato a Coverciano. Conte lo voleva vedere “live”, provarlo, perché lo considera uno in grado di poter rappresentare la cosiddetta carta in più. Ma il giocatore ha fatto un passo indietro: un problema muscolare e il dolore gli hanno consigliato di fermarsi e tornare a casa, anche se gli esami strumentali non avevano evidenziato lesioni. Berardi ha temuto di ricadere in un vecchio problema già accusato un paio di volte.
C’E LA SERBIA. Antonio Conte, pur andando incontro al giocatore a livello di dialettica («posso capirlo, il guaio che lo ha fermato è recidivo...»), avrebbe preferito che si fermasse a Coverciano, orgoglioso della sua prima chiamata in Nazionale A. Nel frattempo l’Under 21 di Di Biagio ha vinto altre due partite e si è portata in testa al girone 2 di qualificazione al prossimo Europeo di categoria (Polonia 2017). Ma nell’ultima partita - quella di martedì contro l’Irlanda (1-0 per noi a Vicenza) - l’altro gioiellino, Bernardeschi, ha rimediato un doppio giallo che lo toglie di mezzo per il prossimo impegno. E chi affronta l’Under azzurra il prossimo 13 novembre? L’altra capolista, la Serbia, a 9 punti in tre partite proprio come noi: Di Biagio e i suoi dovranno preparare la trasferta più difficile contro l’altra grande favorita del nostro raggruppamento. In quella squadra ci sono tutti i ragazzi che hanno vnto l’ultimo Mondiale Under 20, figli di una scuola calcistica che da anni ormai produce ottimi talenti.
TALENTI. Bernardeschi nelle ultime uscite azzurre è stato schierato da Di Biagio nel ruolo che nell’ultimo biennio è stato quasi sempre occupato da Berardi: esterno destro alto, in cui sempre più spesso si schiera ormai un mancino di talento, così che da quella parte possano nascere occasioni - tra cross, passaggi filtranti e conclusioni - grazie al “gioco di rientro” sul piede preferito. Bernardeschi, però, non è sembrato a suo agio in quello spartito tattico: forse è più attaccante, e comunque per la trasferta di Novi Sad è out per squalifica. E allora riecco Berardi, che torna tra i più giovani (lui è classe ‘94, è nato nell’ultimo anno valido per far parte di questo biennio Under 21), riprende gradi e ruolo nella sua vecchia squadra e si rimette a disposizione della maglia azzurra. Con la prospettiva di essere il primo tra coloro che sono in rampa di lancio per compiere l’ambito salto (Rugani, Romagnoli e lo stesso Bernardeschi
saranno i prossimi).
SCELTE. Per la Serbia l’Under 21 azzurra recupererà anche il capitano Benassi, costretto a lasciare il ritiro prima dell’Irlanda per un affaticamento. E ci saranno, ovviamente, Monachello e Parigini, eroi delle ultime due giornate, entrati dalla panchina contro Slovenia e Irlanda e decisivi ai fini delle vittorie. Di Biagio in questo mese continuerà a monitorare i vari giocatori che ha segnato sul suo taccuino, ma di certo il gruppo comincia ad avere punti fermi importanti: non si arriva sennò a tre vittorie su tre partite segnando 5 gol e subendone nessuno. Una bella partenza davvero, in cui sono tanti i meriti del ct Di Biagio. Che ora è pronto a riabbracciare Berardi, almeno per un paio di partite.
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