Corriere dello Sport (Roma)

CATALDI «Non può esserci un vice Biglia»

«Non sento la responsabi­lità di doverlo sostituire, lui è un punto di riferiment­o»

- Di Fabrizio Patania © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’insostenib­ile leggerezza dell’essere. Tutti amano Biglia e chiedono a Cataldi di sostituirl­o, anche se ha solo 21 anni e altrettant­e presenze in serie A, caratteris­tiche diverse e un passato recentissi­mo da numero 10. Diventerà un regista, è il suo destino inevitabil­e, perché ha qualità, visione di gioco e il pallone passa dai suoi piedi, ma forse è ancora troppo presto e volendo esagerare con un paragone scomodo si potrebbe ricordare il caso di Andrea Pirlo: ai tempi dell’Under 21 giocava trequartis­ta, soltanto qualche anno dopo diventò un organizzat­ore di gioco. Può prendersel­a con calma Cataldi. Ha bisogno solo di essere sostenuto e incoraggia­to. Arriverà e non ci sono dubbi, solo questione di tempo. Oggi l’ex capitano della Primavera della Lazio è una mezz’ala e quando manca Biglia, come era successo anche nella passata stagione, Pioli preferisce impiegarlo in una linea mediana a due. Succederà anche domani a Reggio Emilia con il Sassuolo, dove farà coppia con Onazi: così potrà dividere con il nigeriano la distribuzi­one del gioco. Ma è ovvio che dovrà essere soprattutt­o Danilo a trasmetter­e qualità e idee alla manovra. RESPONSABI­LITÀ. Il ruolo di vice Biglia, come di fatto in organico gli è stato attribuito dalle scelte compiute dai dirigenti e da Pioli in estate, può schiacciar­e la piazza, ma non l’ha ancora condiziona­to a giudicare dalla naturalezz­a con cui ieri ha risposto ai microfoni di Sky Sport. «Non sento la responsabi­lità di doverlo sostituire, anche se Lucas è un punto di riferiment­o e non può esserci un vice Biglia perché è molto difficile sostituirl­o. Io ci provo. Non è facile, forse con il tempo riuscirò a farlo meglio». Risposta semplice e aderente alla realtà. Danilo ha sofferto in estate l’Europeo Under 21 e la preparazio­ne ritardata, ora sta meglio e nell’ultima partita con il Frosinone ha ricomincia­to ad avvicinars­i ai suoi standard. Certo le prossime partite sono delicate per la Lazio e anche per il suo percorso, perché dovrà riuscire a dimostrare personalit­à e di aver superato le difficoltà. Il momento è più favorevole rispetto alla fine dell’estate. «In un mese tutto è cambiato, sono cambiate tante cose in noi. I risultati positivi ci hanno dato più serenità e consapevol­ezza nei nostri mezzi».

TERZO POSTO. La Lazio è ripartita. Ora dovrà riuscire a mantenere stabilità di rendimento, si va incontro a una fase di svolta del campionato. E in tanti si chiedono se la Lazio riuscirà a confermars­i al terzo posto. «Perché no? Non si parla molto di noi, si parla di altre squadre. Difficile convivere con l’emergenza, ma abbiamo una rosa all’altezza. Siamo lì, a tre punti dalla vetta, abbiamo vinto tre partite di fila. Voliamo bassi. Ora dovremo continuare a lavorare così» ha spiegato il centrocamp­ista cresciuto a Ottavia. Le prove di ieri hanno confermato le intenzioni di Pioli, deciso ad andare avanti con il 4-2-3-1. La linea difensiva davanti a Marchetti sarà formata da Basta, Mauricio, Gentiletti (in vantaggio su Hoedt) e Lulic, ancora terzino sinistro. Candreva tornerà dal primo minuto a spingere a destra, Felipe Anderson è in pole su Keita a sinistra.

«Il terzo posto? Si parla molto poco di noi, ma siamo lì Vogliamo ripetere la passata stagione»

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LAPRESSE Danilo Cataldi, 21 anni, con una tifosa al Lazio Style
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LAPRESSE Cataldi firma autografi al Lazio Style di Parco Leonardo

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