CATALDI «Non può esserci un vice Biglia»
«Non sento la responsabilità di doverlo sostituire, lui è un punto di riferimento»
L’insostenibile leggerezza dell’essere. Tutti amano Biglia e chiedono a Cataldi di sostituirlo, anche se ha solo 21 anni e altrettante presenze in serie A, caratteristiche diverse e un passato recentissimo da numero 10. Diventerà un regista, è il suo destino inevitabile, perché ha qualità, visione di gioco e il pallone passa dai suoi piedi, ma forse è ancora troppo presto e volendo esagerare con un paragone scomodo si potrebbe ricordare il caso di Andrea Pirlo: ai tempi dell’Under 21 giocava trequartista, soltanto qualche anno dopo diventò un organizzatore di gioco. Può prendersela con calma Cataldi. Ha bisogno solo di essere sostenuto e incoraggiato. Arriverà e non ci sono dubbi, solo questione di tempo. Oggi l’ex capitano della Primavera della Lazio è una mezz’ala e quando manca Biglia, come era successo anche nella passata stagione, Pioli preferisce impiegarlo in una linea mediana a due. Succederà anche domani a Reggio Emilia con il Sassuolo, dove farà coppia con Onazi: così potrà dividere con il nigeriano la distribuzione del gioco. Ma è ovvio che dovrà essere soprattutto Danilo a trasmettere qualità e idee alla manovra. RESPONSABILITÀ. Il ruolo di vice Biglia, come di fatto in organico gli è stato attribuito dalle scelte compiute dai dirigenti e da Pioli in estate, può schiacciare la piazza, ma non l’ha ancora condizionato a giudicare dalla naturalezza con cui ieri ha risposto ai microfoni di Sky Sport. «Non sento la responsabilità di doverlo sostituire, anche se Lucas è un punto di riferimento e non può esserci un vice Biglia perché è molto difficile sostituirlo. Io ci provo. Non è facile, forse con il tempo riuscirò a farlo meglio». Risposta semplice e aderente alla realtà. Danilo ha sofferto in estate l’Europeo Under 21 e la preparazione ritardata, ora sta meglio e nell’ultima partita con il Frosinone ha ricominciato ad avvicinarsi ai suoi standard. Certo le prossime partite sono delicate per la Lazio e anche per il suo percorso, perché dovrà riuscire a dimostrare personalità e di aver superato le difficoltà. Il momento è più favorevole rispetto alla fine dell’estate. «In un mese tutto è cambiato, sono cambiate tante cose in noi. I risultati positivi ci hanno dato più serenità e consapevolezza nei nostri mezzi».
TERZO POSTO. La Lazio è ripartita. Ora dovrà riuscire a mantenere stabilità di rendimento, si va incontro a una fase di svolta del campionato. E in tanti si chiedono se la Lazio riuscirà a confermarsi al terzo posto. «Perché no? Non si parla molto di noi, si parla di altre squadre. Difficile convivere con l’emergenza, ma abbiamo una rosa all’altezza. Siamo lì, a tre punti dalla vetta, abbiamo vinto tre partite di fila. Voliamo bassi. Ora dovremo continuare a lavorare così» ha spiegato il centrocampista cresciuto a Ottavia. Le prove di ieri hanno confermato le intenzioni di Pioli, deciso ad andare avanti con il 4-2-3-1. La linea difensiva davanti a Marchetti sarà formata da Basta, Mauricio, Gentiletti (in vantaggio su Hoedt) e Lulic, ancora terzino sinistro. Candreva tornerà dal primo minuto a spingere a destra, Felipe Anderson è in pole su Keita a sinistra.
«Il terzo posto? Si parla molto poco di noi, ma siamo lì Vogliamo ripetere la passata stagione»