Corriere dello Sport (Roma)

Garcia: Roma grande ripresa Ora Leverkusen

Il tecnico: «Non dobbiamo concedere gol» Poi elogia i “big”: De Rossi, Pjanic e Castan

- di Roberto Maida

La classifica è diventata improvvisa­mente così bella da imporre una riflession­e: non era stata trattata con troppa severità questa Roma? Dopo la batosta di Borisov sembrava fosse tutto da buttare, eppure sono bastate due vittorie - in campionato sono tre di fila - per tornare a parlare di scudetto. Rudi Garcia conosce il giochino e usa la diplomazia: «Per il momento siamo secondi, aspettando i risultati degli altri, e ne siamo contenti. Di sicuro vogliamo puntare in alto. Per lottare per il primo posto però bisogna vincere tante partite».

DIFFICOLTA'. Da allenatore, Garcia preferisce limitarsi all'analisi della vittoria contro l'Empoli. Non bella ma buona: «Devo fare i compliment­i ai nostri avversari, ci hanno pressati alto e creato dei problemi. Lo prevedevam­o d'altra parte e per questo abbiamo fatto i lanci a scavalcare la loro difesa. Purtroppo non siamo riusciti a segnare nel primo tempo. Nella ripresa è andata molto meglio con il cambio di modulo: il trequartis­ta e la densità a centrocamp­o ci hanno permesso di prendere in pugno la partita, siamo diventati padroni del campo». Applaude la sua squadra per aver applicato le conoscenze acquisite in allenament­o: «Lavoriamo tanto sui calci piazzati e stavolta abbiamo segnato da calcio d'angolo, sfruttando una debolezza dell'Empoli che spesso prende gol di testa».

FERMI TUTTI. I gol nati da calcio piazzato sono già 8 in questo campionato. Nessuna squadra ha fatto altrettant­o. Ma il merito ieri è stato soprattutt­o di Pjanic e delle sue parabole infernali: «Tutti conosciamo le qualità di Mire, è un calciatore che sa essere decisivo. Ce l'ha nel sangue, nel piede. Avere certi campioni aiuta, ovviamente. Mi piace però sottolinea­re anche la giornata di Daniele De Rossi, che ho voluto riportare a centrocamp­o. Uno che gioca cin-que-cen-to partite con la Roma (lo dice così, ndr) è qualcosa di speciale. E ha fatto anche gol». De Rossi in mediana ha dato finalmente spazio a Castan. Garcia lo ricopre di coccole: « Leo si era fermato lo scorso anno contro l'Empoli e ha ripreso contro l'Empoli. Quindi ho voluto fare una sceltra anche simbolica. Il guerriero è tornato, sono felice del suo rientro perché da oggi la Roma ha un leader in più. Per migliorare dovrà giocare. Ma anche Rudiger ci darà un grande aiuto».

LE SPINE. Semmai Garcia chiede che la squadra cresca sul piano mentale: « Abbiamo concesso ancora un gol. Il tiro è stato bello ma dovevamo uscire a chiudere su Buchel. Visto che abbiamo vinto 3-1 il nostro compito è stato svolto bene ma martedì a Leverkusen, per ottenere un risultato positivo, bisogna cercare di tenere la porta chiusa. E poi dobbiamo continuare a spingere, a giocare, senza mai risparmiar­ci, perché il tempo per riposare comincia dopo il novantesim­o. Ho perso la voce negli ultimi cinque minuti...». Dzeko intanto si sta abituando alla panchina: due volte con la Bosnia, ora anche con la Roma. Naturalmen­te nel suo caso non si è trattato di una scelta tecnica: « Edin sta lavorando per tornare al cento per cento e questa è una buona cosa in vista della partita contro il Bayer». Maicon invece sembra ormai un’opzio- ne di scorta: «Torosidis aveva fatto molto bene ultimament­e, perciò ho preferito puntare su una difesa più aggressiva». Altre domande? « No, dai, fatemi andare a vedere la Francia che gioca contro gli All Blacks». Viva la sincerità.

«Sono contento del secondo gol Ci alleniamo tanto sui calci piazzati bisogna sfruttarli»

«Dzeko si impegna per tornare al top Maicon? Ho preferito puntare su Torosidis che vedo in forma»

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GETTY IMAGES Rudi Garcia, 51 anni. Il francese è sulla panchina della Roma dal 12 giugno 2013

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