Corriere dello Sport (Roma)

Parte Klose, Matri per la staffetta

Pioli ha scelto il tedesco e la sua esperienza per sostenere un centrocamp­o di baby

- Di Fabrizio Patania BARTOLETTI © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Pioli ha deciso. Parte Klose dal primo minuto, Matri pronto alla staffetta. Si daranno il cambio giovedì in Europa League. Il tecnico ha scelto l’esperienza del tedesco, al debutto stagionale in campionato, per scendere in campo al Mapei. La Lazio si presenterà con un centrocamp­o imbottito di giovani, ecco la chiave per interpreta­re cosa abbia deciso il ballottagg­io. «Klose ha lavorato con noi durante la sosta e aveva fatto qualcosa prima, non credo possa avere novanta minuti, ma è pronto per giocare. Matri è in crescita, ma anche lui non penso abbia novanta minuti nelle gambe. Conosciamo l’importanza di Miro nel sapersi muovere, dare soluzioni, la parola giusta nei momenti giusti ai compagni, e gli atteggiame­nti. Avere attaccanti che sono i primi a muoversi in fase difensiva è un ottimo segnale per tutta la squadra» la risposta articolata del tecnico quando gli è stato chiesto quale fosse la condizione del tedesco, fermo da due mesi per lo stiramento riportato nel preliminar­e Champions con il Bayer Leverkusen. Ci sono nelle parole di Pioli due precise in- dicazioni. La prima è relativa all’esperienza e alla conoscenza di Klose del gruppo. Conta anche saper dire la parola giusta nel momento giusto. Oggi, se Cataldi e Onazi dovessero attraversa­re momenti complicati della partita, l’appog- sing sui difensori avversari di Djordjevic e neppure di Klose, che non aveva mai corso così tanto come nel girone di ritorno del passato campionato. Certo al rientro dopo un infortunio pesante è più semplice immaginarl­o gestirsi du- rante l’arco dei sessanta minuti in cui resterà in campo, ma evidenteme­nte Miro deve aver convinto il suo allenatore. Il rapporto tra il tedesco e Pioli è formidabil­e.

PIANO. Un’altra chiave di lettura è emersa nella spiegazion­e su Milinovic in versione trequartis­ta. Il tecnico lo ha spiegato bene: «Si sa buttare in area e funziona in quel ruolo soprattutt­o se c’è una punta che va incontro alla palla». Klose, non avendo più lo scatto di un ragazzino, è l’unico centravant­i della Lazio a cui è concesso di andare incontro alla palla piuttosto che dare profondità all’azione. Pioli dunque ha studiato il suo piano pensando che Milinkovic trequartis­ta sia l’ideale da sistemare a ridosso di Klose. Punterà sugli inseriment­i e sui ribaltamen­ti veloci dell’azione. Molto della partita offensiva della Lazio dipenderà dalle capacità degli esterni, Felipe Anderson e di Candreva, di “tagliare” il campo e arrivare al tiro sfruttando le combinazio­ni e l’uno-due di Milinkovic e Klose. Se stazionera­nno troppo larghi sulle fasce e lontani dalle zone centrali davanti all’area del Sassuolo il piano non potrà funzionare.

MODULO. Come era nelle previsioni, Pioli ha scelto il 4-23-1 con una postilla: densità a centrocamp­o. Onazi e Cataldi si muoveranno davanti ai due difensori centrali, la coppia verrà formata da Mauricio e da Gentiletti. Hoedt in panchina. Serve rapidità con gli attaccanti sguscianti del Sassuolo. Basta e Lulic, confermato terzino sinistro, completera­nno la linea a quattro. Un esame per il bosniaco: questa volta gli toccherà marcare Berardi.

Il piano tattico prevede Milinkovic a ridosso di Miro per favorire i tagli di Felipe e Candreva

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Miroslav Klose, 37 anni: il tedesco pronto al rientro

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