Corriere dello Sport (Roma)

ALLEGRI «Loro favoriti per lo scudetto ma a marzo...»

- di Andrea Bonino Ass

Questa sera la Juventus affronterà l'Inter nel big match che chiuderà l'ottava giornata di campionato. Chi ha più da perdere è sicurament­e la squadra di Allegri, costretta a rincorrere. Una partita da dentro o fuori? « Assolutame­nte no - ha risposto il tecnico juventino durante la conferenza stampa di vigilia -. In questo momento bisogna essere realisti: il nostro obiettivo è quello di arrivare a marzo ed essere in lotta per lo scudetto. Il derby d'Italia è sicurament­e importante perchè siamo dietro ma non decide nulla. Anche vincendo non cambierebb­e assolutame­nte nulla. Per recuperare bisogna dare continuità ai risultati, poi a marzo tireremo le somme». Un match più importante della Champions League vista la classifica: «Sono entrambe importanti visto che mercoledì sarà una gara decisiva per il passaggio del turno, primo obiettivo stagionale».

CANDIDATI. Sia Garcia che Mancini continuano a dire che i bianconeri sono i favoriti per lo scudetto. Scaramanzi­a? «Dovete chiederlo a loro. Garcia fa il contrario dell'anno scorso, quando disse che avrebbe vinto il campionato dopo la sconfitta contro di noi. Mancini, giustament­e, cerca di togliere pressione all'Inter che è davanti. In questo momento la classifica dice che sono loro i favoriti. Per me la seconda candidata è la Roma, poi il Napoli e poi noi, anzi il Milan perché è davanti. La Fiorentina sta facendo molto bene ma non credo sia candidata per la vittoria finale. Lotterà per i primi posti. Il ritardo in classifica? Non dipende solo dalle assenze: abbiamo fatto anche tanti errori. Non dovevamo avere solo 8 punti. Almeno 4 in più. Abbiamo avuto tanti problemi ed abbiamo cambiato molti giocatori ma la cosa che mi conforta è che domani (oggi, ndr) per la prima volta ho quasi tutti a disposizio­ne. La cosa più importante sarà portare i giocatori tutti allo stesso livello. Siamo a metà ottobre e alcuni dei miei ragazzi hanno fatto solo una o due partite. Dob- biamo avere pazienza». Non troppa però, altrimenti si rischia di non avere più il tempo per recuperare: «Speriamo di equilibrar­e il gruppo un po' prima di Natale perchè ce n'è bisogno, soprattutt­o in campionato. Ora abbiamo un mese importante per mettere benzina nelle gambe. Tra campionato e Champions giocheremo ogni tre giorni: avendo tutti a disposizio­ne

«Non è una sfida da dentro o fuori Conterà essere ancora in corsa a primavera...»

potrò finalmente far rifiatare chi non s'è mai riposato come i nazionali o creare concorrenz­a all'interno della rosa, cosa importanti­ssima».

ORGANICO. Almeno la Juve ha trovato l'equilibrio difensivo: «Guardando i numeri mica tanto: bisogna cercare di prendere meno gol in rapporto alle occasioni subite. E poi è una questione di organico. In questo momento non abbiamo terzini destri di ruolo quindi bisogna giocare con un assetto diverso. Nessun timore dell'Inter, semmai rispetto per un'ottima squadra allestita per vincere il campionato. Sarà una partita bellissima da giocare. Ci sono tutti gli stimoli necessari per fare bene. Non possiamo pensare di andare a Milano e giocare male. Mancini ha detto che l'allenatore è un uomo solo? Condivido. E' la prima regola che ti insegnano a Coverciano: l'allenatore è un uomo solo con la valigia in mano».

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LAPRESSE Allegri, 48 anni

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