Zaytsev: «Un’occasione sprecata»
Non hanno sentito pressione quando, dovendo affrontare la Russia, rischiavano di uscire di scena fin dai quarti, ma dalla pressione gli azzurri si sono forse fatti schiacciare proprio quando il traguardo era a portata di mano.
L’AMAREZZA DEL CT. «Innanzitutto è giusto sottolineare che la Slovenia ha fatto una bellissima partita - dice il ct azzurro Gianlorenzo Blengini - E’ difficile giudicare un primo set come quello di oggi, si pensa che ci sia stata troppo tensione, di avere avuta grande voglia di fare bene e non esserci riusciti da subito. Eravamo contratti, riceve- vamo in maniera in precisa. Ma la verità è che abbiamo avuto dei problemi per tutto il corso della partita e non siamo riusciti a risolverli. Non siamo riusciti quasi mai a creare dei problemi con la nostra battuta e quando ci siamo riusciti, il nostro muro non è stato in gradi di fermarli. E loro hanno difeso più da noi».
Blengini esclude che la squadra sia entrata in cmapo pensando che fosse una semifinale abbordabile o con la testa già alla finale.
«Non credo che abbiamo sottovalutato l’avversario, come me, più di me i giocatori sapevano le difficoltà di questa partita».
LO ZAR STOPPATO. Ivan Zaytsev avrebbe voluto essere il grande protagonista di questi Europei, firmando un qualcosa di importante che l’Italvolley insegue da dieci anni, da quando agli Europei di Roma 2005, Mastrangelo e compagni conquistarono l’oro continentale. Ma nè lui nè l’Italia sono riusciti a ripetere la scintillante prestazione offerta controla Russia nei quarti di finale.
«Gli sloveni sono partiti fortissimo, gli veniva tutto - racconta Zaytsev - E noi non abbiamo potuto fare niente per contrastarli. Abbiamo ceduto a 13 è la prima volta dall’inizio dell’estate. Peccato! Il secondo set lo abbiamo vinto più di rabbia che di tecnica. Eravamo tornati in partita, ma eravamo poco lucidi, poco consapevoli di quello che dovevamo fare in campo. Blengini ci dava delle indicazioni, noi ci provavamo, ma le cose non venivano come volevamo. Una occasione sprecata».
CAPITANO DELUSO. «Noi abbiamo giocato poco - ammette il capitano azzurro Simone Buti - ma devo fare i complimenti alla Slovenia che ha disputato una partita di grande continuità, non ci ha mai dato respiro. Loro hanno battuto bene e difeso tutto, noi potevamo dare di più, ma loro hanno giocato veramente bene. Forse ci hanno preso impreparati e sono partiti meglio di noi. C’è poco da dire quando si perde così. Complimenti alla Slovenia, non abbiamo meritato di andare in finale».