Dylan Mouth a San Siro cerca un posto nel Club
Solo in tre hanno vinto due volte (di fila) il GP milanese
“Super Sunday”, per dirla all’americana. La Milano che galoppa, quella di San Siro (anche se per la routine invernale ci sarebbe qualche pensierino sulla Maura), propone oggi un convegno di quelli esagerati: nove corse, con cinque gran premi (quattro in piano e uno in ostacoli), tre handicap all’inglese (affollati e indecifrabili) e il debutto assoluto dei purosangue arabi sulla pista.
Nel pomeriggio, il più atteso di tutti sarà sempre e comunque Dylan Mouth, specie quest’anno il numero 1 del galoppo italiano ma in lotta infinita con il suo strano destino. Che è presto riassun- to: dieci corse e dieci vittorie qui da noi, due vani tentativi in categoria elitaria ad Ascot. Succede anche che in Italia non batta mai avversari di rango e così il conto in banca salga (oltre 600.000 euro vinti solo in premi al traguardo) ma il giudizio su di lui resti sempre in sospeso. Forse nel 2016 si capirà qualcosa in più, trasferito stabilmente in Inghilterra e magari impiegato in ingaggi meno severi e su tracciati meno ostici per le sue caratteristiche. Intanto però oggi sarà favoritissimo nella corsa che ha già dominato l’anno scorso e che in un passato anche lontano è stata vinta per due volte, peraltro sempre di fila, solo da tre cavalli: Erba (1928 e 1929), Norman (1953 e 1954, con tris negato nel 1995 solo da un certo Ribot) e Schiaparelli (2007 e 2009, in mezzo annullamento per serrata del settore ippico). Ben rientrato nel Federico Tesio, stavolta Dylan Mouth avrà un alleato di lusso: Cleo Fan, ceduto dai Dioscuri alla Effevi, in grado di fare corsa anche per conto suo. Tra gli avversari si segnalano la tedesca Lovelyn, che a Milano ha già siglato le Oaks, e un giovane sfacciato come Time Chant. Duca di Mantova spera nella palude, il marocchino Billabong è stato già strapazzato nel Milano, Bertinoro e l’altra tedesca Paradise non convincono.
Nel Gran Criterium si cer- ca il Dylan Mouth del futuro: Stefano Botti e la Effevi sperano di averlo trovato in Azzeccagarbugli, Saent è la rivelazione dei test di preparazione, dalla Germania arriva l’estroso Royal Shaheen. Nel Piazzale ultimissima chiamata per Priore Philip, fin qui l’ombra dell’invincibile ammirato lo scorso anno.
Pochi ma buonissimi e spettacolo assicurato nella Gran Corsa Siepi, con tanta curiosità per un giovane specialista come High Master, misurato dal francese Nando. Come a Merano, passerella e sfilata per il campionissimo Hurricane Fly, siepista da record oltre Manica ma allevato da Giovanni Caiani.