Rossi resta: la decisione dopo il Carpi
Fiducia a tempo per l’allenatore costretto a battere i modenesi
Non sarebbe saltato solo Rossi, ma tutto il progetto tecnico del Bologna. Non se ne sarebbe stato sconfessato solo il tecnico, ma sarebbe stato messo in discussione tutto lo staff dirigenziale del club. Ecco perché Delio Rossi rimane sulla panchina rossoblù. Ci si stringe a lui, gli si dà ancora fiducia, consapevoli che sia quella l’unica strada per uscire da una situazione delicatissima ma non definitiva. Si va avanti con Rossi. Fino a Modena, sabato, l’avversario è il Carpi. Vincere, conterà solo quello. Rossi avrà un solo risultato a disposizione: battere la diretta concorrente alla salvezza.
DUBBI E SCELTE. Sembra paradossale, ma la partita all’ora di pranzo - e un lungo pomeriggio di riflessione - hanno permesso al Bologna di valutare con più calma la crisi. Fenucci, Di Vaio e Corvino si sono trovati a Casteldebole per capire quale fosse la scelta migliore. I dubbi c’erano, e non erano pochi. La settima sconfitta (su otto partite) sembrava aver fissato il capolinea per il tecnico. Per tutto il pomeriggio sono circolati i nomi dei possibili La fine del loro rapporto a Firenze è stata burrascosa. Il rapporto è - oggi - praticamente inesistente. L’arrivo di Prandelli, questa pare fosse la condizione posta, sarebbe dovuto coincidere con l’allontanamento del direttore dell’area tecnica. Cosa che non è possibile. Niente Prandelli. E niente Donadoni, troppo simile a Rossi nell’approccio verso lo spogliatoio. E Guidolin? Contattato nei giorni scorsi, l’ex tecnico dell’Udinese aveva tentennato. E allora? Cosa ha convinto i dirigenti (Corvino, Fenucci e Di Vaio) a concedere un’altra occasione a Rossi? Più di altro il fatto che - tutti più o meno sono consapevoli che Rossi ha lavorato in un contesto di grande emergenza. Inoltre gli viene riconosciuta la bontà del lavoro quotidiano a Casteldebole. Esonerarlo, significa ripartire da zero. E il Bologna, oggi, non ne ha la forza. Joey Saputo, in Canada, è stato relazionato sull’evolversi a qualcosa, mentre il suo destino è già segnato. Gli viene chiesto: Rossi, pensa di avere gli strumenti per uscire da questa crisi? «Sì, penso di avere gli strumenti per invertire la rotta». Ma il problema non è quello. Il problema è nella risposta che arriva alla seguente domanda: Rossi, pensa che gli verrà dato il tempo per farlo? «Io se fossi un dirigente cambierei il tecnico solo se ha perso di mano la squadra o se pensassi che un altro potrebbe fare meglio». L’allenatore non si nasconde. «Sono il responsabile