Ha solo dieci giorni per tenersi il Milan
Gelo con club e tifosi, tradito anche da Diego Lopez Sassuolo e Chievo decideranno il futuro del tecnico
Un punto amaro quello conquistato all’Olimpico di Torino da Sinisa Mihajlovic. La situazione del tecnico serbo, se possibile, è diventata ancora più complicata in virtù di alcuni fattori che si sono accentuati nella loro gravità (in 8 partite di campionato la porta rossonera non è mai rimasta inviolata) e in altri che hanno appesantito invece di migliorare situazioni di gioco sempre più precarie. Il cambio di modulo si è rivelato improduttivo con l’inquietante novità di un Milan che, passato in vantaggio, si è fatto rimontare senza vincere la partita. A differenza di quanto era accaduto nelle 3 sfide vinte contro Empoli (2-1), Palermo (3-2) e Udinese (3-2).
SOCIETÀ. Il rapporto con Casa Milan resta problematico anche perché l’ad Galliani, ancora sabato sera prima della sfida contro il Torino, ha ricordato in diretta televisiva al suo allenatore che «ci aspettavamo di più, abbiamo fatto investimenti importanti e crediamo di avere una buona squadra». Sono 12 i Nazionali che vestono la maglia rossonera. Il presidente Berlusconi non ha gradito né il risultato né tanto meno il gioco visto all’Olimpico. È stato evidenziato dallo stesso Mihajlovic a fine partita, ma è sembrato palese da subito, che il Milan non solo non è riuscito a infliggere il colpo del kappaò chiudendo la partita contro il Torino ma addirittura ha smesso di giocare... Sicuramente in settimana ci sarà un nuovo incontro ravvicinato fra la proprietà e il tecnico. Presumibilmente mercoledì sera quando San Siro ospiterà la 24ª edizione del Trofeo Luigi Berlusconi in un derby dai toni assai dimessi (è serata di Champions League, le milanesi sono entrambe assenti...). I nerazzurri proporranno una squadra ricca di rincalzi considerata la trasferta di campionato in programma sabato a Palermo.
ULTRAS. Anche il feeling fra Mihajlovic e i tifosi sembra essersi ossidato. I quasi 2.000 fan del Diavolo presenti sabato sera all’Olimpico non hanno risparmiato il nome di Mihajlovic nel mega-striscione dove avvisavano «società, mister e giocatori» che già la sfida contro il Toro era da considerare un’ultima spiaggia per quanto riguardava il sostegno e l’affetto della Curva. Atteggiamento assolutamente condiviso da tutta la tifoseria milanista che vuole risultati concreti e vincenti. Le prossime due sfide casalinghe contro Sassuolo e Chievo (domenica e fra due mercoledì a San Siro) diventano partite decisive per la panchina di Mihajlovic che ha a sua disposizione solo un risultato: la vittoria.
CONFRONTO. Già domani, alla ripresa degli allenamenti dopo due giorni di riposo, Mihajlovic affronterà nuovamente i suoi giocatori. In particolare Diego Lopez sembra vittima di una pericolosa e inspiegabile involuzione che l’ha visto protagonista negativo in occasione della rete segnata da Baselli. Dall’infermeria è segnalata la ripresa a pieno regime di Balotelli mentre il nome di Bonaventura è il primo che compare in questo campionato nella
lista dei diffidati.
BALOTELLI. Ieri mattina Milanello ha aperto i battenti solo per ospitare Balotelli, il quale si è nuovamente sottoposto a una seduta di terapie per smaltire la pubalgia con lo affligge da due settimane e che finora gli ha impedito di essere in campo contro il Napoli e il Torino. L’attaccante ha manifestato pubblicamente la sua voglia di tornare disponibile per la causa rossonera. «Trattamento della domenica mattina, non vedo l’ora di rientrare» ha scritto su Instagram, pubblicando una sua foto sul lettino a Milanello durante i massaggi e le cure di uno dei fisioterapisti di Milanello. Ovviamente Mihajlovic spera di averlo disponibile contro il Sassuolo, gara nella quale fare gol, senza possibilmente subirne, diventa di importanza fondamentale.
Mercoledì è atteso da un confronto con la proprietà Intanto Balotelli è vicino al recupero