Stellone e un mese a ritmo... europeo
Nella classifica degli ultimi 4 turni il Frosinone è sesto davanti alla Juve e alle milanesi: in zona Europa League!
Due campionati in otto giornate. Spezziamo le classifiche, dalla prima alla quarta e dalla quarta alla ottava, l’ultima giocata, sabato e domenica scorsi. E così il Frosinone scopre che nella seconda classifica parziale, nessun’altra ha scalato 13 posizioni nell’ultimo mese di serie A. Era il fanalino di coda a zero punti a metà settembre, è sesto a 7 punti in questa “speciale” classifica tra il quarto e l’ottavo turno: ha scalato 11 posti il Napoli che sarebbe primo, ne ha risaliti 6 l’Atalanta. E’ chiaro che parliamo di una graduatoria fittizia, quella effettiva dice che prima è sempre la Fiorentina e che dopo la vittoria sulla Samp il Frosinone è comunque per la prima volta fuori dalla zona retrocessione.
CALENDARIO TOSTO. C’è da dire che la partenza in qualche modo ha visto la formazione ciociara pagare lo scotto della categoria, ma non a livello di gioco. La sensazione del gruppo di Stellone, di aver perso punti preziosi tra la gara con il Torino, quella con la Lazio tenuta fino all’ultimo quarto d’ora sullo 0-0, in qualche modo è stata condivisa da chi li ha visti all’opera in queste sfide. E c’è anche da dire che dopo quello del Carpi, la formazione laziale ha avuto il calendario più arduo, con il Torino, la Roma, la Juventus a Torino e la Lazio di Pioli all’Olimpico. Il via è arrivato con quel pareggio d’oro allo Juventus Stadium, meritato e strappato da una incursione del difensore centrale (bianconero di fede calcistica) Blanchard. Poi la vittoria con l’Empoli, il ko con la Lazio. E la vittoria con la Samp sempre al Matusa, che è stato un fortino inespugnabile tra i campionati di Lega Pro e serie B e sta provando a riprendersi il suo ruolo. Non sarà sempre facile, ma dall’estate Stellone dice che inevitabilmente la salvezza andrà costruita in casa.
UN GIOIELLINO. Certo, questa classifica parziale fa scoprire sorprendentemente al Frosinone un ritmo che sa di Europa League. Questo dicono i numeri, poi i piedi vanno tenuti ben saldi per terra. ma l’aritmetica - diciamo così - regala anche questo sogno. Di certo il club di Maurizio Stirpe rappresenta un modello esemplare. Sarà che l’uomo che guida questa società è imprenditore che ha saputo trasferire dentro una passione la sua mentalità d’azienda: «Ho sempre ritenuto che l’imprenditore dovesse porsi al servizio dell’impresa e non viceversa». Con lo stesso spirito di servizio Stirpe dice che «i proprietari del Frosinone sono i tifosi, che pagano il biglietto allo stadio e gli abbonamenti tv per vedere le partite: sono le loro risorse che consentono alla squadra di esistere». Il centro sportivo che è già operativo e lo stadio che verrà, saranno la forza patrimoniale per non essere una meteora nel professionismo che conta. Nel sistema calcio che ormai conosce da più di dieci anni Stirpe vuole provare a cambiare certi meccanismi consolidati che, insieme ad altri colleghi, non ritiene produttivi e funzionali a una giusta crescita del movimento La squadra è stata costruita a costo zero, che non è un modo di dire: il ds Marco Giannitti è giovane, ha costruito la sua carriera con una promozione dietro l’altra, dai dilettanti alla A, le ultime due proprio con il Frosinone. Tra prestiti e acquisizioni tramite rescissioni contrattuali dai club di provenienza, ecco che sono arrivati Leali, Diakitè, Pavlovic, Chibsah, Verde, Longo, Tonev e Castillo. Giocava in porta nell’Arezzo quando Walter Sabatini era direttore lì. Ernesto Salvini, il direttore generale, rappresenta la continuità di questo progetto: ha lavorato sul settore giovanile ricostruendolo e dalla Berretti che vinse con Stellone in panchina è nato questo miracolo. Stellone, già: lui è l’anima di questo gruppo che se ora ha aggiunto all’organizzazione di giocoilnecessariocinismopuò provare a togliersi delle soddisfazioni. E salvarsi. Perché alla salvezza Stellone crede da quando è salito in serie A. Ora Udine e poi lo scontro diretto con il Carpi in casa: servirebbero altri 4 punti per sognare.
Alla quarta giornata aveva zero punti Nel raffronto delle due graduatorie scalate 13 posizioni