Sarri, lezioni di concentrazione
- Il nemico (occulto) è dietro l’angolo: e affinché si veda, si senta, s’avverta, prevenire è assai meglio che curare. Poi si dice: Midtjylland 1, Napoli 4, ma è proprio «the question», sussurrerebbero gl’inglesi, in quella serata egualmente trionfale, che però nasconde un mistero altrimenti definito «il caso» e che invece rimane un semplice avviso alla compagnia. «Abbiamo mollato troppo in fretta». Eh sì, è andata più o meno così, è successo che una passeggiata sia diventata una chiacchierata, forse un’analisi, evitando lettini da psicologo ma restano nella psicologia più spicciola: è stata, insomma, la testa che ha indotto le gambe a «mollare» e a spingere Sarri a chiedere il Napoli di non indietreggiare mai, di starsene incollato all’avversario, alle caviglie o alla gola fate un po’ voi, di mordere sempre, di togliere l’aria, di prendersi il campo e tenersi la partita. IL DIALOGO. E’ incredibile ma è vero, a Desenzano sul Garda è successo di afferrare quel «trionfo» per mostrare ciò che non si dovrebbe fare, che non andrà più rifatto: perché il Napoli di Herning, che in realtà ha dominato nel punteggio, a un certo punto, e si era sullo 0-3, ha meccanicamente permesso a se stesso di uscire dalla sfida, di gestire il vantaggio, di assecondare il ritmo basso. E, statistiche alla mano, s’è ritrovato il Midtjylland addosso: 1-3, con salvataggio di Koulibaly sulla linea, e una traversa, e un po’ di pressione, che se succede il 2-3... «Ecco, bisogna evitare queste situazioni, chiudendo ma definitivamente sfide che abbiamo in mano». In altri termini, si sarebbero definite «bacchettate» o anche tenerissime «frustate»; stavolta è un discorso dai toni contenuti, un esercizio dialettico per spargere indicazioni sulla guida in terreni accidentati, tipo il «Bentegodi». Chievo-Napoli comincia così, poi è il momento delle casacchine, dei fratini, delle formazioni, dei moduli, dei sistemi e delle diagonali, del tridente e di ciò che calcio: però prima, senza scomodare Freud, una salutare divagazione ch’eviti di ritrovarsi nei panni di Narciso.
Il tecnico ha ripreso la squadra per aver avuto un calo anche nella larga vittoria con il Midtjylland