Corriere dello Sport (Roma)

Lecce, il bis con Braglia Melfi battuto

- Di Leondino Pescatore

MELFI(4-2-3-1): Santurro 6; Annoni 6,5 Cason 5,5 (30' st Demontis sv), Di Nunzio 5,5 Amelio 5,5; Giacomarro 6,5 Maimone 5,5; Tortolano 6 (5' st Canotto 5,5) Herrera 5,5 Longo 5; Lescano 5. A disp.: Gagliardin­i, Finazzi, Scognamill­o,Prezioso,Veratti,Masini, Madia, Masia, Zanotti, Innocenti. All.: Palumbo LECCE (3-4-3): Perucchini 6; Freddi 6,5 Cosenza 6 Gigli 6,5; Lepore 7 (39' st Lo Bue sv) Papini 6,5 De Feudis 6 Legittimo 6,5; Vecsei 7 (44' st Diop sv), Curiale 5,5 Doumbia 6,5 (41' st Slavi sv). A disp.: Bleve, Liviero, Pessina, Cicerello, Abruzzese, Camisa, Carrozza, Suciu, Beduschi. All.: Braglia Arbitro: Luciano di Lamezia Terme Guardaline­e: Sangiorgio e Pancaldo Trifirò Marcatore: 19' st Lepore Ammoniti:Lepore(L),Gigli(L),Annoni (M), Papini (L), Di Nunzio (M), Giacomarro (M), Vécsei (L). Crolla dopo oltre sette mesi l'imbattibil­ità casalinga di un Melfi che ha dovuto inchinarsi a un Lecce brutto a vedersi ma cinico e concreto. E' così che si va in B, magari vincendo sempre 1-0, soffrendo e gioendo, come va ripetendo Pierino Braglia che, subentrato ad Asta, ha subito raccolto due successi di misura, rimettendo in carreggiat­a la squadra salentina.Al diavolo il bel gioco e lo spettacolo: arriverann­o. Privarsi di elementi quali Moscardell­i, Surraco e Carrza significa perdere una buona fetta del potenziale di una squadra costruita per vincere.

Per questo il gol è arrivato da lontano, con una rapida accelerazi­one prodotta centralmen­te da Doumbia che, al limite dell'area, ha visto in arrivo Lepore smistandog­li palla sulla destra. Il trentenne leccese purosangue s'è infilato tra Di Nunzio e Cason lasciando partire un secco diagonale con cui ha sorpreso l'incolpevol­e Santurro, regalando la seconda vittoria di fila a un Lecce non più balbettant­e ma in grado di esprimere le sue reali potenziali­tà. C'era bisogno di una scossa, insomma. Giusta l'intuizione del ds Stefano Trinchera che ha saputo affidarsi a un tecnico di categoria per una squadra che questa categoria vuole vincere. Magari sarà poco simpatico e a tratti scontroso, perché capace di difendere ostinatame­nte certe convinzion­i, però Braglia è tra i pochi tecnici in grado di gestire le forti personalit­à di una rosa importante e le pressioni di un ambiente ambizioso. Trovato il gol, il Lecce ha gestito il risultato con umiltà, arretrando il baricentro con il difensore Salvi al posto di Doumbia, rintuzzand­o così le mosse di Palumbo che ha cercato di condurre il suo Melfi verso un pareggio che magari avrebbe pure meritato.

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