Corriere dello Sport (Roma)

Manieri carica: «Avanti Italia, c’è solo la vittoria»

«Con la Svizzera non meritavamo di perdere. Ora siamo determinat­e più che mai a battere la Repubblica Ceca»

- Di Valeria Ancione ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dimenticar­e la Svizzera: questo è il comando in casa Italia. Dopo la sbornia di gol (6-1) contro la Georgia, che non aveva di certo creato false illusioni, è arrivata la doccia fredda con la Svizzera, sabato scorso a Cesena. Il 3-0 subito dalle azzurre nella seconda gara di qualificaz­ione agli Europei del 2017, non ridimensio­na le aspettativ­e ma, come dice Raffaella Manieri, «carica».

NOVITA’. Si riparte da ciò che non si è conquistat­o con la Svizzera e dalla necessità di lasciare in dietro la Repubblica Ceca anch’essa vittoriosa contro la Georgia. Per rendere più sicuro il passaggio alla fase finale dell’Europeo. Si gioca oggi alle 18,30, la terza gara di qualificaz­ione all’Europeo con qualche novità in formazione: Gabbiadini non sta benissimo, patisce ancora il risentimen­to e ieri non si è proprio allenata. Mauro la sostituisc­e, mentre la giovanissi­ma e talentuosa Giugliano farà da filtro tra centrocamp­o e attacco. Dentro dall’inizio anche Carissimi e Rosucci.

CARICHE. «Siamo cariche - ribadisce Raffaella Manieri, difensore del Bayern Monaco - La sconfitta con la Svizzera non è stato un black out, anzi abbiamo giocato una bella partita, dimostrand­o di essere all’altezza di una squadra con forti individual­ità. Le abbiamo messe in difficoltà. Purtroppo pecchiamo di inesperien­za e negli ultimi trenta metri. Però non c’è quel gap. Quel risultato è bugiardo. Io credo che ci manchi la giusta freddezza quando tiriamo in porta. Però abbiamo creato 3-4 occasioni e a questo livello è tanto».

In un’Italia che ringiovani­sce, inevitabil­mente Manieri per età e per esperienza internazio­nale, diventa leader e prende per mano la squadra. «Certo, si cerca di dare sicurezza alla squadra, di essere un esempio per le più giovani di età e di Nazionale. Perché giocare in campo internazio­nale ti insegna anche a gestire mentalment­e le partite difficili».

Una come Giugliano, potrebbe sentire e subire il peso di una responsabi­lità enorme, come quella di segnare. «Giugliano è molto forte, deve solo essere consapevol­e delle sue potenziali­tà e avere pazienza perché sta crescendo».

La Repubblica Ceca non va presa sotto gamba. «E’ una squadra ostica. Negli ultimi due anni l’abbiamo affrontata vincendo, ma abbiamo dovuto faticare. Comunque, è una partita fondamenta­le e noi vogliamo vincerla».

EPPUR SI MUOVE. Com’è questa Italia del pallone femminile vista da fuori? Qualcosa a favore della crescita del movimento femminile si muove: si nota? «Qualcosa sta cambiando - dice Manieri - Sono state esaudite le nostre richieste, mi sembra positivo. Noi abbiamo bisogno di aiuto da parte della Federazion­e, per raggiunger­e il livello organizzat­ivo che c’è in Europa. E noto una crescita anche tattica e atletica».

«La squadra ceca è ostica, negli ultimi due anni abbiamo vinto faticando Dobbiamo fare i gol»

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ARCHIVIO FIGC/GETTY IMAGES Raffaella Manieri, difensore, 28 anni

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