ROMA SHOW CINQUE MINUTI E TORNA IN VETTA
Udinese stordita dall’uno-due di Pjanic e Maicon Chiude Gervinho. E sabato la supersfida con l’Inter
La quinta vittoria consecutiva, altri tre gol all’attivo. La Roma mantiene il primo posto in classifica e il miglior attacco del campionato con il 3-1 inflitto all’Udinese. La squadra di Garcia è partita subito forte, il primo gol è arrivato dopo quattro minuti, proprio come a Firenze. Il raddoppio non si è fatto attendere. Al 9' Maicon dopo l’assist per Pjanic ha messo al sicuro il risultato sfruttando la sua potenza fisica. Dall’aprile del 2011 il brasiliano non faceva gol e assist nella stessa partita. Era InterChievo. E a quel punto è stato più facile gestire la parti-
ta, cambiare modulo in corsa, continuare a giocare allenandosi nel secondo tempo. Una dimostrazione di forza, che definisce le potenzialità e le caratteristiche della Roma: per la settima volta quando è passata in vantaggio ha conquistato i tre punti. E con il Napoli è la squadra che ha segnato di più nel primo quarto d’ora: cinque volte. Dopo qualche incertezza iniziale questa squadra sembra essere un meccanismo quasi perfetto, che Garcia è riuscito a sincronizzare in corsa.
NIENTE TURN OVER. Com’è cambiata la Roma. Rispetto alla partita contro l’Udinese del campionato scorso, appena cinque mesi fa, sono rimasti solo tre “superstiti”: Manolas, Nainggolan e Pjanic. Ma è cambiato soprattutto lo spirito, il carattere di questa squadra. Garcia ha mantenuto per nove undicesimi la formazione che ha battuto la Fiorentina. Maicon e Iago Falque hanno preso il posto degli squalificati De Rossi e Salah, con Florenzi tornato a centrocampo. In partenza il modulo adottato è stato il 4-4-2, accantonato contro la Fiorentina, con Florenzi e Iago Falque disposti al sacrificio per consentire a Garcia di avere costantemente la supremazia a centrocampo. Mentre il francese ha abbandonato l’eccesso di turn over di inizio stagione, Colantuono ha portato in panchina sei titolari, pensando alla prossima partita contro il Sassuolo.
MAICON IN CATTEDRA. Il brasiliano, che aveva atteso impaziente il suo turno (finora in campo solo contro Sassuolo e Carpi) è stato subito protagonista. Le sue discese sulla fascia hanno messo alle corde l’Udinese, stordita dall’uno-due con l’ex interista decisivo. Dopo l’assist per Pjanic (sesto gol stagionale) è tornato al gol approfittando della complicità di Piris e Karnezis. Partita finita. Marquinho ha regalato qualche brivido ai suoi ex tifosi con una serie di conclusioni da fuori area. Ma la Roma ha continuato a dominare nel possesso palla, esponendosi in rare occasioni al contropiede dell’Udinese. I friulani, che avevano cominciato con un certo equilibrio tattico, hanno finito per allungarsi, lasciando ampi spazi alla squadra giallorossa, che ha avuto di- verse occasioni per il terzo gol. Arrivato al 18' della ripresa, con Gervinho, servito da Manolas, prezioso anche negli esperimenti.
CONTINUITÀ. La Roma non ha mai perso l’intensità, ha continuato a giocare senza perdere gli equilibri in campo e per cercare di mandare in gol Dzeko. Il bosniaco ha fatto un gran lavoro, aiutando i compagni e aggiungendo spesso densità in mezzo al campo. In qualche conclusione non è stato fortunato, ma si è messo al servizio della squadra. L’Udinese ha trovato il gol al 32', con Thereau su assist di Aguirre, che con il suo ingresso ha portato un po’ di vivacità. Ma è stato un attimo. Perché poco dopo Karnezis ha evitato la quarta rete su un gran tiro di Iturbe. L’Udinese è rimasta nelle zone di massima attenzione della bassa classifica. La Roma prepara la sfida contro l’Inter e il derby da prima della classe. Ora Garcia deve solo continuare su questa strada, dopo averla trovata.