IL MILAN VA La difesa regge Guizzo Antonelli
Per la prima volta in campionato i rossoneri terminano con la porta inviolata: Champions più vicina. Chievo ko
ca) con Cerci nuovamente a corrente alternata. Evidentemente Mihajlovc non ha individuato, da subito, la...password abilitata a farlo rendere al meglio.
ILLUSIONE. Dal canto suo Maran ha subito «incartato» la partita schierando la solita squadra solida, compatta, senza froinzoli. Abilmente organizzata a centrocampo, assenti Hetemaj e Izco, con la catena mediana solidificata dalle presenze di Pinzi, Radovanovic e Castro. Ma proprio in mezzo al campo il Chievo ha dato il via libera alla serata di grazia dei rossoneri. Ma i precedenti gialloblù (11 sconfitte e 2 pareggi) invitavano alla massima prudenza. L’abilità di Maran e l’ubbidienza dei suoi giocatori hanno goduto nel primo tempo della prevedibile complicità del solito Milan loffio e poco reattivo. Con Bacca unico laser puntato sulla difesa avversaria. Mentre sulla destra l’addio anticipato (14') di Abate (problema muscolare) ha regalato a De Sciglio un’altra occasione per dimostrare che il ritorno alle origini rossonere da enfant prodige sono ancora lontane.
RIPRESA. Segnalato che Bizzarri (22') ha curato quasi a braccia conserte la traiettoria del colpo di testa di Bertolacci sulla traversa mentre Donnarumma (40') ha alzato in angolo un’occasione simile di Pellissier, ecco che la ripresa ha offerto un Milan decisamente più aggressivo almeno nelle battute iniziali. Kucka ha ritrovato l’antico vigore (6') con un colpo di testa miracolosamente scaravanetato fuori dalla porta dal tuffo di Bizzarri. È stato que- sto lo squillo che annunciava che il Milan, finalmente, era entrato in partita. Il gol, di gran pregio l’esecuzione su assist di Bacca, di Antonelli (8') ha completamente cambiato il volto e il destino della partita. Al 22' ha contribuito al lieto fine anche Donnarumma opponendosi molto bene a Paloschi.
KO. Mihajlovic a fine gara non era giustamente soddisfatto perchè al suo Milan è mancato ancora volta il colpo del kappaò per mettere al sicuro una vittoria importantissima. Ma c’è da dire che questa volta i rossoneri, passati in vantaggio, sono rimasti padroni del gioco come piace al loro presidente. In più di un’occasione sono andati vicino al raddoppio che avrebbero ampiamente meritato. A parte il guizzo di Paloschi, il Chievo è apparso impotente e poco reattivo. Adesso bisogna andare a cercare domenica l’impresa contro la Lazio. Una missione che da ieri sera fa meno paura...